La parola...

La signora Passaguai


Tenuto conto di tutto quello che mi sta capitando negli ultimi anni, ho deciso: scriverò dei racconti, almeno mi sfogo! Ogni riferimento a fatti e persone da me incontrate, dunque, è assolutamente realistico e voluto.
Capitolo 1- Voi che fate qua?La signora Passaguai è tale di nome e di fatto. Volete notizie su una malattia qualsiasi? Chiedete a lei, ve ne darà a iosa perché le ha avute tutte, dalle più gravi alle più lievi.Queste sue vicissitudini l'hanno anche portata ad avere a che fare con la varia umanità della delirante sanità italiana, e dai suoi racconti vengono fuori delle vicende tra il comico e il ridicolo: insomma, delle vere e proprie commedie dell'arte.Il 13 ottobre l'ho incontrata: aveva uno zaino a tracolla e stava salendo per le scale.- Signora Passaguai, cosa fa con lo zaino?-, le ho chiesto,- E' stata fuori città?- Signora mia, che le devo dire... sto tornando dalla clinica Taldeitali.- Dalla clinica? Sta male?- Signo', volete la verità? Non lo so!-... come non lo sa?- E non lo so, perché prima dicevano che mi dovevano operare che tenevo una cosa sospetta all'utero. Capirete, quando me l'hanno detto e che paura che m'è venuta. Basta, stamattina sono andata alla clinica alle otto di mattina sapendo che dovevano operarmi, e sono stata là senza fare niente fino alle tre di pomeriggio, come una povera disgraziata, senza mangiare e senza bere. Ma il bello è stato poi, quando mi hanno chiamata. Io pensavo che andavo in sala operatoria. Invece mi hanno portata a fare una cosa che si chiama isteroscopia.. E in che consiste?- Consiste in una cannòla lunga di ferro che schizza acqua e che fa come una telecamera quando ve la infilano là...mi capite dove?- Beh, credo di sì. - Ecco, credete giusto. E mentre che io tenevo la cannòla là, il professore mi fa: 'Ecco, questo è l'utero, questo è il tubo, no cioè ha detto la tuba, questo è un coso benigno'. A questo punto si ferma e mi domanda: 'Voi che ci fate qua?- E voi che avete risposto?. Io gli volevo dire 'Mi ci ha mandato sòreta', ma capite, tenevo il tubo là, allora gli ho detto :'Professo', mi avete ricoverato voi per una cosa sospetta'.- E lui?- E lui mi ha levato il tubo da là e ha detto: 'Ve ne potete andare, non ci siamo capiti'.- Ma veramente?- Signo', aggiate pacienza, ma io già mi so' trovata c'o professore pazzo, mò pure l'inquilina che non mi crede nun 'a sopporto. Statevi bene!E dicendo così la signora se n'è andata. Non vi preoccupate, però, perché alla signora le incazzature passano presto, e a breve sicuramente ci darà altre notizie sui deliri della sanità.