La parola...

La signora Passaguai colpisce ancora


 
Capitolo 2 - Il giro del 118Erano passati 3 giorni da quando avevo incontrato la signora Passaguai nelle scale col borsone, quando venerdì la vedo che arriva dal fondo della strada col braccio sinistro al collo.Ho pensato a un dèjà vu: la signora si era già rotta il braccio sinistro nel gennaio scorso.- Signora Passaguai! E che è successo mò?Mi ha guardato sconsolata.- Signora mia, la storia è lunga. Venite da me, ci prendiamo un caffè e vi racconto.Davanti al caffè la signora mi ha raccontato:- Ieri ero appena uscita da scuola e stavo tornando a casa. Voi lo sapete che nella scuola dove sto è un manicomio, mi stanno uccidendo in tutte le maniere, e ieri tornavo con la testa piena di vento, le gambe pesanti, l'ombrello aperto, la borsa piena di libri... potevo solo cadere e scassarmi, e questo ho fatto.- Vi siete rotta di nuovo il polso?- No, stavolta il gomito, tanto per gradire.- Vedo che vi hanno già ingessato, sarà solo da avere pazienza, via!- Eh, e quant'è bella 'a signora! Fosse 'o dio! Intanto questa non è un'ingessatura, ma una stecca gessata. Poi la frattura è scomposta e domani mi devono operare. ma la cosa più bella di oggi è stato il giro del 118.- ... e che sarebbe, signo'?- E che sarebbe... sarebbe che dopo che mi hanno fatto vedere tutte le stelle per farmi una radiografia, che io dicevo non mi tirate che mi fa male e quelli tiravano pure di più, mi hanno mandato nel reparto a parlare con uno. - Un medico?- Signo', io mò vi racconto, poi ditemi voi chi era questo. Io sono entrata, questo guarda le lastre e poi fa, dice: "Eh, signora è rotto e si deve operare." Mi mette la stecca gessata, poi prende un foglio e ci scrive sopra: 'Si consiglia ricovero, trenta giorni di prognosi'. "Allora mi ricoverate?", domando io. E lui: "No, il posto non lo tengo. E poi, signora mia, io se fossi in voi, non mi opererei, me lo terrei così, rotto, e tra venti giorni poi mi metterei a muoverlo sempre, muoverlo sempre, muoverlo sempre: o s'aggiusta o si scassa n'ata vòta!".- Ma voi che dite? Veramente vi ha detto così?- Certo, e non è finita ancora, perché io ho chiesto " Ma allora perché avete scritto che si consiglia ricovero?". E lui mi fa. " Perché con una frattura scomposta vi dovete ricoverare che sennò rischiate un'embolia, ma tanto io non tengo posto e non vi ricovero così fate come dico io e non vi operate". - Gesù, ma che era pazzo questo?- E che v'aggia di', pare che faccio 'a raccolta d'i pazzi, signo'! Io, poi, sentendo l'embolia mi ero spaventata e allora ho chiesto " Ma se io mi voglio operare allora che devo fare?". - Che vi ha risposto?- Mi ha risposto: " Voi avete sbagliato, siete venuta al pronto soccorso con la macchina vostra. Invece dovevate chiamare l'ambulanza, così entravate nel giro del 118.". " In che senso, scusate?", ho domandato. E lui mi fa: "Signora, il giro del 118 sarebbe che quelli vi portano qua, io gli dico che non ho posto e vi portano, che so, a Nola, e poi se non c'è posto manco là vi portano a Ariano e via girando, vi fate sta gita fino a che non trovate un ospedale che vi ricovera. Ma ricordatevi: io non mi opererei". - ... ma allora dove vi operate domani?- Signo', si vede che il padreterno ha pensato che mi scassavo pure l'altro braccio se invece che contare fino a centomila mi fossi sfogata e l'avessi pigliato giustamente a mazzate, perché ha fatto arrivare un medico che conosco, che ha guardato le lastre e ha detto 'Vi opero io domani'.- Ma se dice che non c'era posto!- C'erano i letti nel ricovero giornaliero, il day surgery, e siccome di domenica non li usano, mi metteranno lì dopo l'intervento. - Peccato, signo'-, ho scherzato io,- se non trovavate l'amico vostro vi potevate fare il giro col 118... Signo', che fate co' sta tazzina per aria? Mica me la volete tirare? E jamme, pe' 'na battuta 'e niente ve la pigliate così! - Signo', sentite, a me già s'è rotto il capitello, mò se non la finite mi trovo, vi piglio a mazzate pure a voi e mi rompo tutta 'a colonna!