La parola...

Mimmo Lucano siamo noi


 #riacenonsiarrestaNon scrivo nel blog da tempo, ma quello che sta accadendo in queste ore non può passare sotto silenzio.Mimmo Lucano, sindaco di Riace, esempio di integrazione e accoglienza così fulgido da essere preso a modello in tutto il mondo, è stato messo agli arresti domiciliari per "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina".Un mio amico su Facebook ha scritto "Peccato. Se il sindaco di Riace avesse rubato 49 milioni li avrebbe potuti restituire in 81 anni senza interessi. Invece, visto che ha dato una mano a dei poveracci andrà in galera."In sintesi potremmo dire che questa è la realtà dei fatti, ma io non voglio sintetizzare, perché questo arresto mi spaventa, molto.E mi spaventa perché sia il ministro Salvini che il suo sottosegretario Sibilia esultano per questo arresto. Avevano già provato a fermare Mimmo accusandolo di approprizione indebita e non c'erano riusciti. Adesso hanno scelto un'altra strada, quella del favoreggiamento legato a banali irregolarità amministrative.Mimmo Lucano è solo la vittima sacrificale di un processo alla solidarietà e all'accoglienza. Si arresta Lucano per infangare ulteriormente chi accoglie, solidarizza, si spende per gli altri.La risposta può essere solo una: non lasciamo solo Mimmo.Se la solidarietà è un reato, resistere è un dovere.Tutti a Riace il 6 ottobre.