La parola...

Un po' di nostalgia...


Stasera a tavola eravamo solo io e Bruno. I due figli sono entrambi in vacanza. E' stato piacevole, è bello scoprire che stiamo bene insieme anche noi due da soli...però a me è venuta ad un certo punto un pochino di nostalgia della tavola coi figli intorno...e li ho ricordati piccolini, ho ricordato alcuni episodi...Del figlio maschio mi è venuto in mente quando aveva 3 anni, al primo anno di asilo:-Stasera usciamo con Mosca ( Trad. Oscar...non gli veniva troppo bene da pronunciare, sto nome! ) e il fratello' ( per la cronaca: 3 anni e mezzo 'Mosca' e due scarsi il fratellino).-Ma con chi uscite? Col padre di Oscar? Ti vengono a prendere?-No, usciamo da soli: ci abbiamo appuntamento ai giardinetti alle 8 stasera.-Ma che dici? Da soli a tre anni?-Siamo grandi ora, mamma, ora andiamo al lasilo! ( lasilo= asilo)-Ma io mica ti faccio andare da solo! E poi di sera! Ma manco di giorno, ti rendi conto che hai solo 3 anni?Pausa di silenzio. Mi guardò con aria truce e poi:-La verità è che io sono prigioniero in questa casa!Della femmina mi sono ricordata di quando aveva poco più di due anni e parlava una lingua tutta sua, che capivo solo io. Usava solo pochissime consonanti: l, p, n, g e c ( suono duro, come g di gatto e c di casa). Per dire, che so, 'coraggio' diceva 'coango'. Siccome il mio primo figlio ad un anno già parlava benissimo, con lei mi ero divertita ad imparare io da lei, e parlavamo il 'Giuliese' tutte e due.Solo che il primo giorno di asilo tornò a casa tutta imbronciata.-Che è successo?-Neccuno palla co Gu ( Nessuno parla con Giulia)-E perché?-Diche che pallo ingheche! ( dicono che parlo inglese!)Adesso il maschio è libero, visto che vive solo in quel di Milano, e la femmina è iscritta alle orientali e sta imparando il cinese...a volte il futuro è già insito nelle parole dei bambini.