Vanessa Vallascas è una giovane scrittrice sarda, con cui per strane coincidenze ci siamo conosciute sul web e che spesso passa qui sul mio blog ( si firma Vivi, nei commenti!)Ha finora pubblicato due libri, di cui il primo 'L'incanto sospeso' è una raccolta di poesie, che, oltre ad altri importanti riconoscimenti, è arrivato III al premio letterario internazionale '
Trofeo Pennad'Autore'.Il secondo libro di Vanessa,
'Luna allo specchio' è uscito da poco, è una raccolta di quindici racconti brevi e io l'ho ricevuto, graditissimo dono, dall'autrice.Tutti belli, i racconti, ma mi piace annotare qualche particolarità di alcuni di loro: ho trovato imprevedibili, toccanti e coinvolgenti 'Fratelli di sangue' e 'La carezza silenziosa'. Tenerissimi i racconti strettamente autobiografici, da 'Il bersagliere' (io ho avuto un nonno granatiere e anche lui usciva con la sua sciarpa al collo sotto il cappotto, d'inverno, diritto e regale nella camminata e mi è parso di rivederlo nel bersagliere di Vivi!) a 'L'esame', a 'Il giardino di Yuna' , a 'L'insonnia'. Tristi ma con un grande filo di speranza 'Un messaggio nella bottiglia' e 'Il cassetto blu'. Magico 'Ali d'uccello', malinconico e tenero 'Totò e il mare'.Insomma, belli tutti, questi racconti.'Luna allo specchio' si legge in un fiato, e leggendolo si ha l'impressione ( o almeno io l'ho avuta) che questo libro sia un modo dell'autrice per raccontarsi, una sorta di diario, in cui però più che i luoghi e i fatti, l'autrice ha annotato le persone, le paure, le emozioni ma soprattutto i sogni. E la conferma che il punto siano innanzitutto i sogni sembrano darla gli ultimi due righi del libro:'Così ogni notte, quando il cielo è sereno e il cuore palpita, Luna si specchia negli occhi di chi sogna e si fa bella'.Complimenti e auguri, Vanessa!
