Scangianome, così si chiama da me il soprannome.Oggi Avellino, pur essendo una piccola cittadina, ha tutti i difetti di una grande città, primo fra tutti l'anonimato dei suoi abitanti. Questo processo si è accentuato soprattutto dopo il terremoto, quando il cuore della città, che era la zona intorno a piazza Libertà, è caduto. Gli abitanti storici sopravvissuti al sisma sono andati via di là, sparpagliandosi insieme alla memoria, ai gesti, agli odori, alle tradizioni più antiche e agli scangianomi. 'O scangianome caratterizzava a volte una singola persona, altre interi nuclei familiari e spessissimo, se si chiedeva di qualcuno dandone nome e cognome, nessuno lo conosceva, mentre appena se ne diceva 'o scangianome subito sapevano dirvi non solo chi fosse, ma anche tutta la sua storia familiare!'O scangianome prendeva origine talvolta da caratteristiche fisiche o intellettuali: i Trippuni, come pure Marino 'o panzone, erano detti così per la loro bella pancia prominente; Melella 'a scigna era in effetti più simile ad una scimmia che ad una donna; Milia 'a storda non brillava certo per intelligenza. Altre volte derivava dal mestiere di famiglia o personale: Ricuccio 'a cantinèra era il figlio di una ostessa; 'onna Maria 'a capèra faceva 'a capo 'e signore, ossia faceva la pettinatrice a domicilio; Saverio 'o sportellino faceva sporte; Maria 'a materazzara era nota sia perché faceva materassi, sia perché indovinava ambi e terni!C'erano poi i soprannomi di famiglia, derivanti spesso da caratteristiche del capofamiglia: Michele 'e Pippone era il figlio di tal Giuseppe che fumava la pipa. Io ero la figlia di Giovanni 'e Michelone, dove Michelone era mio nonno che essendo alto quasi due metri non poteva essere ridotto ad un Michele 'normale'.E ancora 'o scangianome prendeva spunto da difetti del possessore: lo zio di mio marito, che strillava di continuo, lo chiamavano Strillocchio. 'O chieone ( il piegone) era un signore che aveva sempre pieghe esageratamente grandi sotto i pantaloni: - Se l'accatta sempe c'a crescenza quilli cazuni, ma c'adda crescere, 'a cora a quell'età? ( Li compra sempre abbondanti come se dovesse crescere, quei calzoni, ma che cosa deve crescere, la coda, a quell'età?) 'A 'mpastorata era una che camminava come se fosse legata ( 'mpastorà vuol dire legare con una fune le zampe ai capi di bestiame).Ricordo poi la famiglia Toppi Toppi, ma non ricordo più perché papà li chiamasse così.So bene, invece, che 'o cane vasto era un signore che non faceva che sbraitare, ricordando l'abbaiare continuo di un cane malato.Un mondo scomparso, oggi, quello degli scangianomi. Peccato.