La parola...

A Milano si incontra!


Ebbene sì, amici bloggers, sono a Milano, ma non per fare la turista. Sono qui per mio figlio, che domani avrà un piccolo intervento al polso destro, e naturalmente non lo volevo lasciare solo.Non avrò tempo e modo di fare la turista, ovviamente, ma l'importante è che vada tutto bene...Questo è l'anno dei polsi per me: prima mamma, ora Stefano e speriamo bene perché si dice che non c'è due senza tre... Padretè, se mi senti, guarda che  io mi fermerei volentieri a due!Ora vi sto scrivendo da casa di Stefano, visto che non si è portato in ospedale il pc, come invece pensavo. Ne sono stata contenta perché almeno invece di immalinconirmi da sola davanti alla TV posso scrivere e distrarmi un pochino, anche se per poco, perché sono cotta dal viaggio.Prima di lasciarvi un saluto e andare ad allungarmi in vista della levataccia di domani (dovrò uscire di casa presto) vi racconto una cosa simpatica che mi è successa. Mentre ero in viaggio mio figlio mi ha annunciato che c'era lo sciopero dei mezzi pubblici. Tenuto conto dell'orario, sarei riuscita con la metro ad arrivare all'ospedale  ma non a casa ed essendo l'ospedale dall'altra parte della città rispetto a dove abita mio figlio sarebbe stata una bella spesa di taxi... ma vabbè, mi sono detta, se deve essere così, così sia.Arrivata in perfetto orario, sono scesa dall'intercity con l'aplombe di Totò e Peppino quando arrivano a Milano: giubbotto, borsone, borsa...mi mancava solo il colbacco e poi potevano mettermi la stessa musica di sottofondo! Cercavo di darmi un contegno, ma avevo caldo, il borsone pesava, la borsa si girava al contrario e in tutto questo dovevo provare ad orientarmi per capire dove prendere la metro prima che cominciasse lo sciopero, così da risparmiarmi almeno il taxy in andata.Non ci crederete: ce l'ho fatta, ho trovato la metro! Solo che mio figlio mi aveva parlato di linea gialla e linea rossa e le indicazioni invece erano in bianco su fondo verde e davano genericamente 'linea 2 ' e 'linea 3'.Vabbè, ho pensato, mò vado da uno e gli dico come Totò: per andare dove devo andare per dove devo andare? C'era un signore ai tornelli e mi ci sono avvicinata:- Scusi, per cortesia, dovrei arrivare a Loreto, potrebbe dirmi quale metro prendere?Il signore, gentilissimo, mi indica tutto: direzione, scalini, colore e lunghezza del treno! Mi avrà presa a pietà, ho pensato, visto che sembro un mulo carica a questa maniera... comunque giacché era così garbato mi son fatta coraggio e ho chiesto ancora:- E, mi scusi di nuovo, da che ora parte lo sciopero?- Noi non scioperiamo signora-  mi risponde.Un'esclamazione liberatoria mi è uscita dal cuore:- Che Dio vi benedica, mi avete salvato, non avrei saputo come rientrare!E il gentile signore mi fa:- E invece a me spiace che non ci sia lo sciopero: se scioperavamo ora ero libero e l'accompagnavo io!La profferta galante era simpatica, ma mi ha lasciata un po' spiazzata perché non me l'aspettavo, per cui ho biascicato a mezza bocca un 'Grazie molte' e sono andata a prendere il treno.Arrivata da Stefano gli ho raccontato l'episodio e lui scoppiando a ridere mi fa:- Mà! Hai fatto com'a Peppino De Filippo! A Milano hai incontrato!!!... mò, memore della scenetta ( che ho messo nel post ) e soprattutto conscia della risposta che la sorella dà a Peppino:- Ma fatemi il piacere, sti rui viecchi rimbambiti!'...non so bene se essere lusingata o incazzata... ma comunque sia ho incontrato!