La parola...

La buona educazione


- Signò, buongiorno! Buon Natale posticipato, e mi raccomando, salutatemi a mamma vostra!La voce stentorea maschile che mi si rivolge proviene dal palazzo dirimpetto. Io sono sul balcone a stendere la prima delle innumerevoli lavatrici natalizie, e sono qua che smoccolo tra me e me perché i tovaglioli rossi non si sono smacchiati bene e questi non vanno in candeggina. Lo spirito non è da chiacchiera, insomma, ma la buona educazione vuole che si risponda a chi si rivolge a noi con tanto garbo, sicché a mezza voce e col tono di chi vuol chiudere qua il discorso dico:- Grazie, mò che rientro e la vedo state servito.Ma il signore non coglie il tono e rincara:- L'avete passato bene, il Natale, sì?Mi passa davanti il film delle tielle che continuamente si sono rinnovate sul fuoco, delle mille puzze che hanno invaso la cucina ma ci 'anna sta' ca si nun se sente 'addora d'o baccalà nun è Natale, del lavare e rilavare lavandino, fornelli e pavimenti, di mamma che non potendo contestare qualità e quantità del cibo ha avuto da ridire sull'orario in cui avevo cominciato a cucinarlo: Sto baccalà l'hai miso a coce tropp'ampressa!, del mal di schiena che da tre giorni non si toglie, delle feste che non finiscono mica qui, checché, si protrarranno fino all'Epifania... ma la buona educazione vuole che si risponda con correttezza e quindi dico:- Bene, grazie....Buona educazione ed ipocrisia a volte sono sinonimi!E voi l'avete passato bene il Natale, sì?