La parola...

Unico


Non c'è altro modo per definire Guccini. A 70 anni quasi suonati ( li compirà a giugno) ha tenuto 2 ore e 20 di spettacolo. Spettacolo, sì, perché quelli di Guccini non sono solo concerti. Il Maestrone dialoga col pubblico,  coinvolge tutti, e tutti si fanno trascinare dalle sue battute sagaci ed intelligenti, per lo più politiche. E tutti insieme non si può poi stare in silenzio quando nell'aria salgono le note delle sue poesie in musica. Canzone delle osterie di fuori porta, Canzone quasi d'amore, In collina, la nuovissima Testamento di un  pagliaccio, e i classici Dio è morto, Don Chisciotte, Cirano, Auschwitz, Il vecchio e il bambino, La locomotiva... e la mia amatissima Un
altro giorno è andato. Queste sono solo alcune delle tante canzoni che ci ha regalato ieri, il mio Maestrone in camicia rossa: 'Un colore che qui da voi non va più molto di moda; come unica scusante ho che dalle mie parti non è più in auge come un tempo, ma ancora regge'. Ha esordito con un flemmatico ' Avevo pensato di rimandare questo concerto' e dopo la fine del coro di 'nooooo' proveniente dal pubblico ha aggiunto' Avevo un legittimo impedimento: non mi andava!' Ha anche parlato della crisi: 'Ci hanno detto che la crisi ce l'abbiamo alle spalle. Vorrei dirvi che non è una gran bella posizione; è quella che si definisce posizione Marrazzo'. Rivolto ad un ragazzo che si sgolava a chiamarlo: 'Questa è sofferenza! Cos'hai, un vescovo irlandese lì dietro?' E ancora, quando ha suonato 'In collina', canzone partigiana, in maniera più seria ci ha detto:'Non avrei mai creduto di dover cantare la resistenza oggi, a più di 60 anni di distanza, eppure proprio oggi è il caso di dire che oggi e sempre Resistenza!' E via così, in un crescendo d siparietti con i musicisti, con il pubblico, con la cinghia della chitarra che è corta, con il ragazzo che gli dice qualcosa che non vuole lui ridica e lui ci comunica che 'Era il terzo segreto di Fatima'!
Io sono di parte, lo so, ed essendolo ho vissuto una serata indimenticabile.Ma ieri sera la sala del Palapartenope traboccava di gente, seduta anche a terra nei corridoi, ed i due terzi erano ragazzi, giovani. E tutti quelli che ho sentito, quando è finito il concerto, hanno detto 'Mannaggia, è finito già...' e c'era gente che aveva organizzato pullman per venirlo a sentire o gente che lo segue in tutta Italia perché l'emozione di sentirlo è veramente unica.Questo vuol dire che non ci sono solo io ad essere di parte. Meno male!