La parola...

La rivoluzione possibile


I tre operai della FIAT, reintegrati dal giudice del lavoro, sono stati prima invitati a non ripresentarsi perché " non vogliamo avvalerci delle vostre prestazioni" e, quando oggi pomeriggio si sono arrivati davanti ai cancelli dello stabilimento, è stato loro detto che l'azienda "accetta la loro presenza a patto che i tre occupino una saletta e svolgano solo attività sindacale, senza tornare al lavoro sulle linee di produzione".Roba da inizi 900, quando le aziende avevano il PADRONE.Mi sarei aspettata che tutti gli altri operai si fermassero fuori ai cancelli e non entrassero se non insieme ai tre, ma la coscienza di classe cozza pesantemente con la paura del ricatto, ormai.Però un PADRONE che fa il gradasso con gli operai è, oltre che antisindacale, inammissibile e intollerabile, in un paese libero del terzo millennio.Vivendo in una regione in cui la disoccupazione costringe di nuovo all'emigrazione, capisco bene che gli operai abbiano paura.Ma i consumatori no!I consumatori hanno la forza del danaro dalla loro parte, ossia l'unica vera forza che governa tutto.E allora faccio una proposta: non lasciamoli soli, quegli operai. Facciamoli sentire spalleggiati dicendo chiaro che o la FIAT la smette coi ricatti, o noi smetteremo di comprare le sue macchine.Le rivoluzioni si fanno anche così.E ricordiamolo: chi lotta può perdere, ma chi non lotta ha già perso. Lo diceva El Che.