La parola...

« Il corpo: ecco una terra non ancora colonizzata dal potere. »


La frase del titolo (come tutte quelle in corsivo nel post) è di Pier Paolo Pasolini, di cui oggi ricorre il 35esimo anniversario dell'assassinio.Rileggendo quella frase penso a quanto sarebbe deluso vedendo la mercificazione dei corpi ai nostri tempi.Caro Pierpaolo, quella rivoluzione culturale che tanto auspicavi, la lotta al pensiero borghese non c'è mai stata veramente, e ancora oggi 'L'Italia è un paese che diventa sempre più stupido e ignorante. Vi si coltivano retoriche sempre più insopportabili'.Siamo oggi in tempi in cui il corpo è merce di scambio, è orpello che limita, è arma per far carriera, è affermazione di potere legato al mito della virilità,  è dovere di sottomissione della donna alle voglie del masculo, è motivo di scandalo se non si è eterosessuali. Ancora oggi 'Un omosessuale in Italia è ricattato e ricattabile, arriva anche a rischiare la vita tutte le notti', non solo perché al potere regna il bunga bunga ma anche e soprattutto perché 'Non c'è  conformismo peggiore di quello di sinistra, soprattutto naturalmente quando viene fatto proprio anche dalla destra'. Quella destra capeggiata da un tizio che oggi ha dichiarato: 'Meglio le belle ragazze che essere gay', ma anche quella sinistra che osteggia Vendola perché omosessuale.A volte mi guardo intorno e mi pare che gli ultimi barlumi di coscienza, come dice Guccini, girino intorno a pochi sopravvissuti.Sono veramente pochi quelli capaci di 'continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere' .Però ci sono. Ed è insieme a loro che ti voglio ricordare, oggi, compagno Pier Paolo.