La parola...

Caro Silvio ti scrivo


Capisco che possa essere un concetto difficile per le sinapsi del presdelcons, ma nell'Italia di oggi, che si definisce paese civile, essere gay come essere donne NON DEVE essere motivo di battutine prurigginose, di attenzione morbosa e meno ancora di discriminazione.Né essere maschio etero dà privilegi di sorta sugli altri.E, avendo sentito parlare tanto a Ballarò della generosità di 'zio Silvio', aggiungo che non si può definire 'generoso' chi ostenti il proprio intervento a favore di una minoranza (ma sarebbe meglio dire di una minore) ladruncola e corrotta.Meno ancora può definirsi 'generoso' il Presdelcons, che fa il 'generoso' solo quando c'è in ballo il bunga bunga, mentre, pur essendo il presidente di TUTTI gli italiani -senza distinzione di sesso, razza, colore, religione, come recita la Costituzione-, pure si permette certe battute da trivio che nemmeno nell'avanspettacolo si sentono più. E usa quelle battute sia perché ha nel suo elettorato dei trogloditi che, come lui, pensano che è meglio essere puttaniere che frocio, sia per nascondere, dietro quel suo sorriso irritante che attende le risate dei servi, la sua incapacità ad intervenire -come invece è dovere del capo del governo- a favore di una maggioranza indigente ma silenziosa e dignitosa che  ha il DIRITTO all'attenzione delle Istituzioni.Si vergogni, presidente.  LETTERA DELLA MADRE DI UN GAY (fonte Facebook)Signor Presidente vorrei scriverle correttamente come è nel mio stile ma purtroppo non posso perchè di tutto lo sconfinato vocabolario italiano che ho a disposizione l'unica parola che urge sui miei polpastrelli è: si vergogni!Si vergogni di aver pronunciato quelle parole infamanti verso i gay mentre il paese che lei dovrebbe governare è sommerso dall'immondizia, dal fango, dalla disoccupazione.Ma forse immondizia, fango e fame sono un prodotto che si addice al suo modo di far politica e le sue battute cercano il consenso di quella parte degli Italiani che vorrebbero imitarla ma non ci riescono.Battute da osteria non da governo!Se poi per caso lei l'avesse dimenticato andare con le minorenni, come Le è consono, è un reato nel Paese nel quale lei è Presidente del Consiglio.Ho un figlio gay e ne sono fiera e come me tantissimi genitori lo sono, in barba alle sue dichiarazioni e del consenso che gode presso alcuni parlamentari e presso una parte della Santa Madre Chiesa.Spero che l'Europa illuminata che ha fatto dei gay motivo di orgoglio sappia sanzionarla laddove io posso solo cercare di non farla rieleggere mai più. Rita De Santis