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Pietre d'inciampo

Post n°1652 pubblicato il 27 Gennaio 2013 da vi_di


 

Quest'anno con gli alunni della mia scuola per la giornata della Memoria, abbiamo aderito ad un’iniziativa particolare. Si tratta dell’iniziativa chiamata Pietre d’inciampo.
Le Pietre d'inciampo, in tedesco definite Stolpersteine,  sono una iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demnig.
Il progetto consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di 
10 x 10 messa nel luogo dove abitò un deportato, sulla quale sono incisi il nome della persona deportata, l'anno di nascita, il luogo di deportazione e la data di morte.
Chi passa, vedendo quelle targhette, inciampa nel ricordo. Un inciampo non fisico,  ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere non solo un giorno all’anno, ma tutto l’anno.
L'iniziativa è partita nel 1995, a Colonia. A inizio 2010 erano installate più di 22.000 "pietre" in Germania, Austria, Ungheria, Ucraina, Cecoslovacchia, Polonia, Paesi Bassi, Italia.
Ci sono "pietre d'inciampo" per tutte le vittime dell'Olocausto: Ebrei, zingari, testimoni di Geova, malati di mente, portatori di handicap, gay, oppositori politici, soldati prigionieri di guerra o anche semplici persone: tutti colpevoli solo di aver inciampato nella follia umana.
Questa iniziativa ci è piaciuta molto, perciò nel nostro piccolo abbiamo voluto in qualche modo agganciarci, creando anche noi  due ‘pietre d’inciampo’. Le abbiamo fatte con materiali semplici, quelli che avevamo: due mattonelle 10 x 10, della carta metallizzata dorata e della pasta di piombo. Le abbiamo create in memoria di due irpini, il commissario Camillo Renzi e il questore Giovanni Palatucci, la cui unica colpa fu quella di non aver accettato in silenzio di vedere portare via tante persone verso la morte e di aver cercato di aiutarle.
Non possiamo mettere queste targhette  davanti alle loro case, ma abbiamo pensato di metterle attaccate nella scuola così che arricchite nel tempo anche con altre pietre che testimonino tutte le barbarie, vecchie e nuove, potranno creare il nostro ‘muro dell’inciampo’ che ci costringa a  riflettere tutti su quanto l’olocausto non sia stato una cosa lontana, presente solo nei film, ma un dramma vero, vicinissimo a noi e, se riflettiamo bene sui soprusi di oggi su ROM, gay, palestinesi, siriani, africani e via elencando, un dramma mai veramente finito.

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Commenti al Post:
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/01/13 alle 13:37 via WEB
Sono ammirata: una iniziativa bellissima e due eroi passati sotto silenzio
 
 
vi_di
vi_di il 27/01/13 alle 17:12 via WEB
Camillo Renzi è stato per lungo tempo ignorato perché era stato per anni addetto alla sicurezza del re, e questo ha fatto dimenticare che, dopo l'8 settembre, invece di scappare insieme alla famiglia reale, è rimasto e ha tenuto i contatti con la resistenza piemontese fino a quando è stato internato insieme alla moglie, che per fortuna è sopravvissuta. Giovanni Palatucci invece è noto, anche grazie alla fiction RAI andata in onda qualche anno fa. E' stato questore di Fiume dopo l'8 settembre ed è riuscito, distruggendo l'archivio con i dati pericolosi e modificando documenti, a salvare qualcosa come 5.000 tra ebrei e perseguitati antifascisti. Gli fu offerto un lasciapassare per scappare in Svizzera, ma lui lo diede alla sua fidanzata e rimase in servizio fino a che lo scoprirono. Sia lui che Renzi furono deportati a Dachau e morirono a 3 giorni di distanza l'uno dall'altro. Poco più di un mese dopo il campo fu liberato. Palatucci in Israele è stato dichiarato 'giusto tra le nazioni'. Eroi della mia terra, di cui non si deve perdere il ricordo.
 
atapo
atapo il 27/01/13 alle 23:18 via WEB
E' una bellissima idea, qualcosa di concreto che i tuoi scolari non dimenticheranno più, la loro attività e il suo significato.
 
 
vi_di
vi_di il 28/01/13 alle 12:10 via WEB
E un'insegnante lo sa: si impara facendo! :-)
 
lunetta_08
lunetta_08 il 29/01/13 alle 12:44 via WEB
Bellissima quest'iniziativa, non solo per le vittime di quegli eventi terribili e disumani, ma anche per i bambini, che ricorderanno questi insegnamenti in maniera indelebile. Mi piacerebbe davvero se i miei nipoti potessero averti come maestra, ma non potevi abitare nell'isoletta? ;-) Un bacio grande cara!
 
 
vi_di
vi_di il 30/01/13 alle 14:39 via WEB
Sarebbe stato bello... però potrebbero sempre venire qui loro, in terraferma! :-) Un abbraccio grande! :-)
 
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