Lunedì scorso, primo pomeriggio.
- Uff, oggi non avevo proprio voglia di uscire da casa... che palle l'aggiornamento.
- Dillo a me, che dopo pranzo mi ero messa pure in pigiama e mi ero appisolata sul divano!
- Coraggio, altri 7 anni e vai in pensione. Pensa a me che devo farne altri 9...
Chi chiacchiera in questa maniera siamo io e un'amica, nonché collega. Siamo ferme all'incrocio sotto casa ( abitiamo a poca distanza l'una dall'altra, al centro della città, quindi siamo ad un incrocio centrale, non certo un incrocio malfamato) e stiamo aspettando un'altra collega che deve passare a prenderci. L'unica cosa gradevole dell'aggiornamento è proprio il viaggio insieme e la possibilità di sfogarsi tra colleghe.
Mentre siamo lì in attesa all'incrocio e parliamo del più e del meno, ecco che vediamo venire verso di noi un distinto signore. Alto, un bel viso sbarbato, capelli brizzolati, un tailleur grigio chiaro sotto un cappotto scuro, camminata atletica: insomma un bell'uomo, non giovanissimo, ma nemmeno molto attempato.
Si avvicina e quand'è a pochi passi saluta con un sorriso e dice:
-Buonasera, posso chiedere un'informazione?
Io e la collega ovviamente rispondiamo di sì. Non è inusuale che all'incrocio qui sotto chiedano informazioni, ci sono un ospedale e una clinica nei pressi.
Alla nostra risposta positiva, il signore allunga la mano prima verso di me, poi verso la collega mentre contestualmente dice:
- Visto che siete così gentili mi presento, sono ( e dice nome e cognome).
La cosa comincia ad essere un po' strana, una persona che ha bisogno di informazioni non dice il proprio nome e cognome...comunque gli stringiamo la mano ma nessuna di noi due dice il proprio nome. Il signore continua:
- Sapete, sono originario di ( e dice il nome di un paese della provincia, a una mezz'ora da Avellino città); sono stato però all'estero per oltre 25 anni, in Australia. Sono tornato ormai da 10 anni, e in questo lasso di tempo ho ricostruito la mia casa al paese; ora ho una bella villa con la piscina. Ho sistemato fratelli e sorelle e nipoti, e insomma non ho altri da sistemare ma sto ancora bene economicamente.
Intanto che parla, io e la mia amica ci scambiamo sguardi sempre più interrogativi: che cosa vorrà sapere, alla fine, il distinto signore?
- Adesso che non ho più niente da sistemare... sapete com'è... ecco, care signore, mi sento solo. Non ho avuto mai una famiglia mia e anche se ho superato di parecchio la cinquantina sento il bisogno di compagnia.
Evidentemente sia io che la collega abbiamo assunto in contemporanea uno sguardo tra il perplesso e l'incazzato perché si ferma, ci fissa e poi dice:
- Per carità, sono un uomo serio, parlo di matrimonio!
E subito dopo, rivolto a me:
- Voi siete libera, bella signora?
...
Per i curiosi dirò che il tutto si è concluso rapidamente, perché mentre il signore così mi chiedeva è arrivata l'altra collega e noi due siamo montate in macchina, io senza parole e la collega biascicando un semplice 'Non ci interessa, buonasera', ma dopo due giorni mi corre l'obbligo e mi faccio carico di ringraziare pubblicamente quel signore: ero un po' giù in questo periodo e invece sono ormai 48 ore che sto ridendo!
Ma se poi scopro che è savio? E che davvero è ricco? E che ha la villa con piscina? Pensi che siano motivi validi per divorziare dalla mia dolce metà e arricchirmi almeno in vecchiaia???
Guarda, per non fare la fine del signore, basta mettere gli occhiali se è necessario: se il signore avesse avuto gli occhiali non mi avrebbe chiamata 'bella signora'! ;-))