'Papà, ci stanno i saldi!'
'Ah, sì? E i zumpi e 'e capilitrombile (salti e capriole) non ci stanno?'
Così mi prendeva in giro papà da ragazza quando cercavo di coinvolgerlo nell'euforia da saldi.
Ebbene sì, la febbre dei saldi mi ha sempre assalita, fin da ragazza. D'altronde ogni grande donna ha una piccola debolezza, per cui al grido di 'Saldi, arrivo!' anche quest'anno sono uscita armata di pagobancomat a caccia di occasioni!
Avevo un piano d'attacco strategico rigorosamente studiato nei minimi particolari:
- prima tappa: scarpe; sono una maniaca di scarpe ( anche di borse, ma per stavolta mi sono imposta niente borse, visto che ne ho tante) per cui avevo già definito tre negozi di scarpe dove andare
- seconda tappa: intimo; unico negozio da visitare, uno che ha messo tutto al 70%
- terza tappa: abbigliamento; qui non avevo un numero di negozi preciso da visitare, c'era da girare. Da quando il cinese qui vicino ha chiuso lasciandomi orfana delle mie magliette a 'quattlo eulo, tutte le tallie signola!' non so più dove complale, pardon comprare...non vorrei che la storia del cinese vi abbia fuorviato, eh! A prescindere dal cinese, io sono una personcina di classe e vesto ESCLUSIVAMENTE la stessa firma di prestigio: 'Via Zoccolari' *( vedi nota a pié di post), ma sapete com'è, ogni tanto anche noi persone chic andiamo in giro in negozi plebei...
- quarta tappa: abbigliamento da mare. Può sembrare una spesa voluttuaria, ma ora vi dimostro che non è così. Dovete sapere che quest'anno il solito hotel dove andavamo in vacanza con la mia dolce metà ci ha dato la sòla, era già occupato. Non sapendo come fare e non volendo rinunciare ai nostri 12 miseri giorni di vacanza, mi sono rivolta ad un'agenzia di viaggi. La titolare è la mamma di una mia alunna la quale, gentilissima come sempre, si è fatta in quattro e mi ha trovato una sistemazione fantastica: praticamente allo stesso prezzo dell'altro hotel mi ha trovato un 4 stelle lusso, sul mare, con piscine, idromassaggi ecc ecc ecc ... tutto bellissimo... solo che io ho solo due costumi da 5 euri ognuno e insomma, manco posso fare 'sta figura, no?
Nel rispetto della scaletta, la prima visita è stata ai negozi di scarpe. E lì ho avuto la mia prima crisi esistenziale. Sì, perché ho dovuto a brutto muso far mio il concetto che Cenerentola non esiste più, ed è stata sostituita dalle sorellastre col loro 40 pianta larga. Da cosa nasce codesta affermazione? Ve lo dico subito: dal fatto che un tempo non si trovavano in saldi scarpe numero 36 o 37, perché erano i primi numeri a finire. Oggi non si trovano i 40 e i 41 ( i miei numeri...) perché pare che le figliole di oggi abbiano tutte le mie stesse scialuppe al posto dei piedi.
Però, per non perdere del tutto la fiaba, in molti casi le scarpe hanno conservato la morbidezza della scarpetta di cristallo di Cenerentola: alcune erano morbide come un pezzo di granito! E' proprio vero che per belle apparire bisogna soffrire, evidentemente.
Ma se pure trovavi numero e pellame quanto meno accettabile, le scarpe avevano certi tacchi per i quali credo che siano stati chiamati appositi ingegneri a fare le prove di carico, perché non si sono spezzati nemmeno quando ci son montata io sopra con la mia leggiadrìa elefantina, solo che quando ho provato a camminarci avevo un andamento sussultor- ondulatorio che per poco non fuggivano tutti dal negozio pensando ad una scossa di terremoto... e quindi ho dovuto desistere dall'acquisto.
Sperando in una miglior fortuna, ho mollato le scarpe e sono andata al negozio di intimo.
E lì mi è caduta un' altra certezza. Sì, perché io ero certa che l'intimo servisse per igiene, e quindi dovesse coprire il necessario da polvere e quant'altro... ed è quello che ho detto quando ho visto il 'nulla' che mi proponeva la signorina del negozio, la quale con aria quasi offesa mi ha risposto :
'Ma signora, l'intimo serve a sedurre!'
Ora potrei anche essere d'accordo con questa affermazione...ma dipende da chi indossa certe cose. Se mettessi io quei 'nulla di intimo' farei l'effetto capocollo, avete presente? e non credo che sedurrei nessuno, sicché ho desistito anche dall'acquisto dell'intimo.
Quasi al limite del depresso sono andata a cercare abiti... e ho dovuto constatare che mia madre ha sempre ragione.
Dovete sapere che l'anno scorso mi chiese:
'Ma che è st'ottoletto che dice figlita che ci accatta 'a rrobba pé ccuollo?' ( Che cos'è quest'outlet di cui parla tua figlia e dove compra gli abiti da indossare?)
'Mà, si chiamano 'autlet' e sono negozi che vendono vestiti nuovi ma degli anni precedenti che i negozi più eleganti hanno levato dalle vendite'.
Mamma ci pensò un pochettino, poi disse:
'All'epoca mia quisti qua si chiamavino pezzari, ma ottoletti fa cchiù bello!' ( Ai miei tempi questi qui si chiamavano straccivendoli, ma autlet fa un effetto migliore come nome)
Nei vari outlet, come appunto affermato da mamma, l'80 % delle cose erano autentiche pezze!
Del restante 20%, più del 60 % delle cose erano misure per anoressici gravi.
Un altro 25% del 20 % era fatto di taglie 'comode'. Uno dice 'Vabbè, allora di che ti lamenti, qualcosa che ti entrasse l'hai trovato!'
... voi l'avete mai vista, ad esempio, una camicetta 'taglia comoda'? Basti dire che il tendone del circo Togni è più sagomato! Hanno delle pènces per il garbo del seno lunghe mezzo metro, che uno si chiede dove l'hanno vista una con un seno che si protende in avanti per 50 centimetri!!! Indossare una cosa così garantisce che, appena ci si fa un giro per strada, la gente si impietosisca e dica 'Poverella, 'a signora, comm s'è arreddotta!'.
Il 15 % del 20% è finalmente qualcosa in una taglia umana e di buona qualità...e nonostante lo sconto outlet e i saldi costa un'ira di Dio!
A questo punto non ho avuto il coraggio di andare a vedere i costumi...
Aveva ragione nonno, quando diceva che i detti antichi non falliscono: nun cagnà 'a via vecchia p'a nova, sai che lassi ma non sai che truovi!
E io ci credo ai detti antichi, sicché ho deciso: sabato tornerò alla via vecchia, alla mia firma pregiata: insomma, 'Via Zoccolari', arrivo!
*Via Zoccolari è la strada dove fanno il mercato bisettimanale ad Avellino
Sesso: F
Condividi e segnala 
Dove vado al mare? Vado dove sono andata ogni anno, solo che stavolta invece che per i soliti 3 o 4 giorni resterò un pochino in più ( il fondo incentivante è stato più consistente, quest'anno...) : vado a Ischia, dove si mangia si beve e si fischia! :-))
Comunque ho trovato un negozietto di 'pezzari dichiarati' in cui trovo delle cose troppo bellelle assai e a prezzi che non puoi dire no: l'ultimo acquisto di un paio di mesi fa è stato un paio di sandali 41 col tacchettino carino sottile ma da soli 3 cm. I sandali sono rossi e bianchi e compresi di due paia di soprattacchi di ricambio li ho pagati 3 euro! Mica li potevo lasciare là! E me li porto pure all'albergo, me li metto e li sfoggio, insieme ai costumi da 5 euri e me la tiro come se tenessi addosso roba da centinaia di euro e chi se ne 'mporta!!!
Un bacione, bella, e buone vacanze! :-))
Per l'intimo...a me non è solo l'età che manca, diciamo! :-))