La parola...

Le 10 cose del 2009 che voglio salvare

Fine anno, tempo di bilanci.
Come dicevamo stamattina io e Crepuscolando davanti ad una deliziosa tazza di cioccolata con panna,  io non amo molto far bilanci. Però quest'anno che sta per finire per me è stato diverso da tutti gli altri vissuti finora e quindi mi risulta quasi doveroso trarre delle conclusioni e conservarne degli scampoli.
La prima cosa che voglio conservare è l'allegria; l'allegria che ho vissuto al corso di scrittura creativa fatto a Napoli con l'associazione Achille Campanile nella persona dei mitici Pino Imperatore ed Edgardo Bellini: voglio conservare le risate fatte durante le lezioni, gli sfottò delicati a me che ero la secchiona del corso, la 'zuzzurelloneria' del salire la gradinata del vicolo recitando una delle poesie mitiche del corso, la famosissima 'Acchiana': Acchiana, acchiana lu primu scaluni. Acchiana: acchiana lu secundu scaluni!', versi di peso, diciamolo, così di peso che me li ripetevo ridendo ogni volta che rientravo a fine lezione!
La seconda cosa che voglio conservare è il piacere; il piacere nuovo di scrivere per me stessa e non più solo per mestiere.
La terza cosa è l'emozione; l'emozione di trovare qualcosa di mio stampato su un giornale e su un libro.
La quarta cosa che voglio conservare di quest'anno è la consapevolezza; la consapevolezza della mia fragilità.
Di contro, quinta cosa da conservare, la forza: la forza di fronteggiare quella fragilità.
Sesta cosa da conservare, l'amore; l'amore che mi sono ritrovata intorno nel momento della fragilità. Un amore non limitato alle persone che mi sono più vicine, ma allargato anche a persone  che nessun dovere di affetto avevano per me: bellissimo.
Settima cosa da conservare, la gratitudine; la gratitudine per quell'amore ricevuto a piene mani, senza averlo chiesto.
E gratitudine anche al 2009, perché no? Per avermi accompagnata a vederne la fine, anche se a un certo punto avevo temuto che volesse fermarmi prima...
Ottava cosa, la meraviglia; la meraviglia di aver trovato nel personale medico ed infermieristico che mi ha curata non dei freddi burocrati, ma delle bellissime persone ricche di disponibilità, abnegazione, attenzione ed affetto.
Nona cosa da conservare, la voglia; la voglia ritrovata di sorridere e di progettare, anche cose semplici, eh, niente di trascendentale; cose come la giornata a Firenze o a Montagnola con le amiche di blog, la giornata a Imola con amici di vecchia data, la cioccolata di stamattina, le fughe al bar con la mia amica Lilia, la pizza con Sonia, le mail con gli amici del GULP... insomma la voglia di vivere, sempre e comunque, e chi se ne frega dei momenti bui!
Ecco queste sono le cose del 2009 che voglio conservare.
Accidenti, ma sono 9!
Me ne manca una!
Che altro potrei conservare?
Vediamo... un ricordo, forse... per dirla alla francese, un souvenir... qualcosa che abbia un valore sia emotivo che economico; un oggettino che, magari, è passato da 12 euro a 24 in poche ore e poi è andato completamente esaurito... non so se esiste, ma se esistesse, magari in alabastro con guglie e Madunina, quello è la decima cosa da conservare!

Ecco, le mie dieci cose sono complete!
E voi, cosa conserverete del 2009?