La parola...... quale parola, Frankie? (Troisi- Ricomincio da tre) |
AVELLINO NATALIZIA
SCAMPOLI-RITAGLI DI IERI E DI OGGI, IL MIO LIBRO
SCAMPOLI- Ritagli di ieri e di oggi
Raccolta di racconti
Formato cartaceo
In vendita presso:
AREA PERSONALE
- Login
MENU
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: vi_di
|
|
Sesso: F Età: 67 Prov: AV |
« Gatto Pasqualino | E' primavera, fioriscono... » |
Post n°968 pubblicato il 06 Aprile 2010 da vi_di
Il ricordo e il dolore sono rimasti e rimarranno incancellabili nel cuore della gente. Speriamo non restino incancellabili anche le macerie...
|
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/vidi/trackback.php?msg=8658560
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
https://gold.libero.it/vidi/trackback.php?msg=8658560
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
INFO
LA PAROLA
ULTIMI COMMENTI
Ho letto la tua storia, .mi sembrava di essere davanti al...
Inviato da: magdalene57
il 16/03/2023 alle 09:12
I miei nonni litigavano sempre.
Mia nonna, pur di avere...
Inviato da: cassetta2
il 16/03/2023 alle 02:01
Davvero!
Inviato da: vi_di
il 13/12/2022 alle 10:09
chissà che cose meravigliose si sarebbe inventato sul...
Inviato da: cassetta2
il 06/12/2022 alle 08:04
Un bel ricordo .... :)
Inviato da: Mr.Loto
il 03/11/2022 alle 18:22
Inviato da: magdalene57
il 16/03/2023 alle 09:12
Inviato da: cassetta2
il 16/03/2023 alle 02:01
Inviato da: vi_di
il 13/12/2022 alle 10:09
Inviato da: cassetta2
il 06/12/2022 alle 08:04
Inviato da: Mr.Loto
il 03/11/2022 alle 18:22
La sera del 5 aprile del 2009 io e ilike avevamo discusso a lungo di religione con amici che poi ci avevano riaccompagnati a casa.
Solitamente al termine di una lunga discussione teologica resto tranquillo e sereno. Questa volta, invece, ero estremamente angosciato, travolto da ondate che si dipartivano dal diaframma e prostravano il petto.
Mi sono calmato solo a notte fonda.
Il mattino, al risveglio, ho appreso e di colpo ho ricordato. La stessa cosa mi era accaduta anni prima, un'altra domenica sera: quella del 23 novembre 1980.
Mi sentivo assente, pur circondato da tanti amici festanti, la stessa angoscia cupa, inspiegabile: attendevo che accadesse qualcosa, sapevo che sarebbe accaduto qualcosa e mi chiedevo, fingendo di seguire il cicaleccio, ma guardando il corridoio di casa e la porta d'ingresso, cosa sarebbe potuto mai accadere.
Ero calmissimo e nello stesso tempo teso come una corda di violino.
Quando la lunga scossa arrivò non mi meravigliai: nel buio, poiché la corrente elettrica andò immediatamente via, scattai verso la porta d'ingresso, la spalancai completamente, scesi i pochi gradini che mi separavano dal portone che spalancai, ascoltai per un momento affascinato e agghiacciato l'ululato del terremoto e risalii di corsa per aiutare in particolare gli anziani ad uscire all'aperto.
Tutti erano in casa. Nessuno aveva in qualche modo percepito nulla e il pavimento continuava a tremare...