La parola...... quale parola, Frankie? (Troisi- Ricomincio da tre) |
AVELLINO NATALIZIA
SCAMPOLI-RITAGLI DI IERI E DI OGGI, IL MIO LIBRO
SCAMPOLI- Ritagli di ieri e di oggi
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Sesso: F Età: 67 Prov: AV |
« Degno figlio di cotanta madre | Riusciranno i nostri eroi... » |
Come tutti sanno, ormai, sono un'insegnante.
Questo è il mio 31esimo anno di insegnamento ( marò! ) per cui, avendo percorso già i 3/4 della mia carriera scolastica posso cominciare a fare un qualche bilancio.
Tranquilli, nulla di serio! Nun ve ne fujte tutti quanti subbito subbito!
Trattasi di bilancio dialettico!
Vado a spiegarmi meglio.
La scuola è un mondo assai vario, come d'altronde qualsiasi altro mondo, solo che quando alcune cose succedono da noi sono decisamente notevoli.
Ebbene, con la mia ' amica al bar' ieri parlavamo delle frasi famose sentite in ambito scolastico.
Frasi da annoverare quali autentici esempi di cultura, di correttezza lessicale, di competenza linguistica e di chiarezza, da tenere da conto per i posteri, addirittura!
Cosa di più culturale, ad esempio, di un dirigente che per suggerire ad una sua insegnante come fosse indicata, per una festa, della pasticceria mignon le disse:
- Signora, porti un poco di mignotteria!'
E cosa di più linguisticamente corretto dell'interlocutore telefonico che, per informarsi del numero di plessi scolastici presenti sul territorio, chiese:
-Scusate, ma voi quanti amplessi avete?
E che dire della competenza lessicale di quel dirigente che, per salutare la moglie del sindaco presente ad una manifestazione, le si rivolse con un ossequioso:
- Benvenuta alla prima donna pubblica del paese!
Ma l'oscar va alla seguente frase, fulgido esempio di chiarezza espositiva, sempre di un dirigente, pronunciata a commento e compendio di un intervento di un'insegnante:
-Preso anche un poco, e un certo senso, per quanto riguarda, grosso modo voglio dire.
Fine della frase.
Tale luminosa esposizione fu doverosamente appuntata su foglio dagli astanti; erano essi pienamente consapevoli che NESSUNO, e ribadisco NESSUNO sarebbe stato MAI PIU' in grado di riformularla nella sua corretta accezione, diversamente!
Ora, immaginavo con la mia amica che tale foglietto potesse essere smarrito, e rimanere sepolto per anni, secoli, millenni...poi un muratore del 3000 un bel giorno lo ritrova e lo consegna ad esperti studiosi che cercano di decifrarne l'idiota...ehm..pardon, l'idioma ( lapsus tastierae, sia chiaro, nessun riferimento all'alta culturalità del messaggio).
Io li vedo, quegli antropologi, quegli archeologi, quei grafologi, quei linguisti del 3000 col foglietto in mano che cercano di capire cosa mai voglia dire.
Delle due l'una: o ci considereranno una popolazione con una lingua unica e incomprensibile o impazziranno nell'inutile tentativo di comprendere simili altezze!
Ragazzi, la stele di Rosetta gli fa un baffo a sto dirigente!
E diciamolo, cavolo, visto che a noi della scuola ci maltrattano sempre!
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