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« Il senso del Natale | Natale a Napoli by Schettino » |
(Per vedere meglio le foto, cliccateci sopra e si ingrandiranno...qualità pessima, le foto, mi spiace...)
Stamattina io e la mia dolce metà abbiamo deciso di fare i turisti e andare a Napoli nella zona di S. Gregorio Armeno a caccia... ma non di presepi, però.
Anche perché ormai i presepi di S. Gregorio sono inflazionati, dovunque se ne parla. E quando le cose diventano inflazionate, mi annoiano un pochino... tra le statuine della Brambilla e della Lecciso e le bancarelle con le 'cineserie' viene fuori un S. Gregorio molto tendente al consumistico, il che gli fa perdere un po' di fascino. Però ci sono negozi di artigiani che fanno delle cose sublimi. Io adoro le miniature, e ci sono due o tre negozi che fanno delle riproduzioni di oggetti comuni in piccolo, perfette in ogni minimo particolare!
Ma ancora più perfetti sono i personaggi che si incontrano nel cuore di Napoli.
Spinti dalla voglia di vedere questi piccoli capolavori, umani e artigianali, siamo arrivati a Napoli stamattina io e il mio gentil consorte.
Lasciata la macchina in una gioielleria ( ... come dite, le macchine si mettono in garage? Vero, ma un posto dove vi pigliano 3 euro all'ora per tenerla ferma, a me me pare cchiussai 'na gioielleria, ca nu garage...) abbiamo cominciato la passeggiata per i decumani partendo da piazza del Gesù e oltrepassando 'o munasterio ' e Santa Chiara ( tengo 'o core scuro scuroooooo.....) .
Appena oltrepassata anche piazza S. Domenico Maggiore ( nota non tanto per la chiesa o per essere vicinissima alla cappella dei Sansevero con la famosa statua del Cristo velato, quanto per Scaturchio, pasticceria rinomata a livello internazionale per i suoi dolci!) abbiamo imboccato via Nilo e, subito a destra, c'è un bar che ormai da anni ha davanti un altarino dedicato a S. Diego Maradona, in cui è esposta anche una reliquia del santo: il sacro capello MIRACOLOSO! ( cliccate sulla foto e leggete!)
Naturalmente io e mio marito ogni volta passiamo ad omaggiare l'altarino e stamattina, avendo portato la macchinetta fotografica con me, ho deciso anche di fare una foto da tenere a casa come ex voto.
Inquadro, scatto, controllo se la foto è venuta bene, rialzo gli occhi... e vedo due mani che appiccicano sotto l'altarino qualcosa ( cliccate e leggete il cartello):
Tempismo perfetto, i napoletani per ste cose sono geniali! E non è servito nemmeno dire che stasera l'avrei pubblicizzato sul blog: no cafè, no foto! Ma devo dire che fanno un ottimo caffè, in quel bar!
Dopo aver lasciato, dunque, anche l'obolo al santo, arriviamo a S. Gregorio e, mentre stiamo camminando, mi viene un attacco di allergia terribile: starnuti uno dietro l'altro, occhi che lacrimavano, naso che colava...
'Che cavolo è?' chiedo a Bruno.
E lui 'Non lo so, sento odore di incenso, forse è quello'.
Io non sento odori a causa dell'allergia, ma mi giro per vedere almeno di individuare con la vista...ed eccolo là: cappello a cilindro, giacca nera, ricoperto di corni di tutte le misure, con in mano una buatta in cui fuma l'incenso, il tizio cammina e declama:
'Sciò, sciò cicciuvé! A chi nun me fa ammacaro nu sisco l'adda venì l'ernia del disco! Si nun mme faie accattà nu panino t'a schiattà c'o motorino!' ( trad. A chi non mi fa almeno un fischio deve venire l'ernia del disco. Se non mi fai comprare un panino ti devi schiantare col motorino)
...e chi aveva il coraggio di dirgli che ero allergica all'incenso? Pé ccarità!
'Signore, le posso fare una foto?' gli ho invece detto e lui si è messo in posa, si è preso qualche spicciolo, m'a sciommecata (benedetta) con l'incenso e mi ha dato due foglietti con su scritto dei numeri dicendo: 'Jucatavelle pé stasera!' ( Giocateveli per l'estrazione di stasera)
Vi farò sapere come andrà!
Riprendiamo il tour e poco più avanti vedo un pianino! Ve li ricordate, i pianini, quelli a carillon, che si girava la manovella e suonavano una canzone? Ve li ricordate, che bell'atmosfera che facevano?
...beh, se ve li ricordate, scurdatavelli!
Appena gli siamo arrivati vicino, abbiamo scoperto che trattavasi di pianino a cd! Ossia, la struttura era di un vecchio pianino, ma il 'pianinista' ci aveva montato sopra uno stereo a cd, un equalizzatore, le casse e, mentre lo fotografavo, ha messo su un testo d'impegno, di cui ricordo purtroppo solo il ritornello, che ripeteva più volte : 'Mariuò, mariuò, mariuò!' (Ladro, ladro, ladro)
Appurato che il progresso è arrivato pure al pianino abbiamo ripreso la strada, tra un morso a una pizza fritta ed uno a una pizza al forno ( da Di Matteo, sempre calde, un euro l'una, buonissime!) .
Ultima tappa del tour, l'ospedale delle bambole. Lo ricordo da quando andavo all'università e, nelle belle giornate, girovagavo in S. Biagio dopo le lezioni alla ricerca di cose particolari ( sì, ho tenuto sempre 'na bella capa fresca..)
Temevo di non trovarlo più, invece c'è: ha la cartasì, adesso, ma c'è.
Vedendolo ho pensato che in fondo il mondo ha ancora un cuore, se si preoccupa anche delle bambole malate... ed è stato allora che girandomi ho letto quell'insegna con scritto 'Strummoli a tiriteppola e funicelle corte'.
...confesso che non so cos'è la tiriteppola, e per un attimo sono stata tentata di entrare a chiedere, ma poi ho pensato che quell'insegna era forse una risposta al mio pensiero sulla bontà del mondo...e non ho voluto indagare oltre.
'Nzia mai e scopro che la tiriteppola è la stronzaggine umana...
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