una mano tesa

MOSTRAMI SIGNORE


 
                            MOSTRAMI SIGNORE LA LUCE DEL TUO VOLTOLa lotta con Dio[23]Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il guado dello Iabbok. [24]Li prese, fece loro passare il torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. [25]Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora.[26]Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. [27]Quegli disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!».[28]Gli domandò: «Come ti chiami?». Rispose: «Giacobbe». [29]Riprese: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!». [30]Giacobbe allora gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Gli rispose: «Perché mi chiedi il nome?». E qui lo benedisse.[31]Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel «Perché - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva». [32]Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava all'anca. [33]Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra l'articolazione del femore, perché quegli aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.Matteo -   Guarigione di un muto indemoniato[32]Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. [33]Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla presa da stupore diceva: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». [34]Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».Miseria delle folle[35]Gesù andava attorno per tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. [36]Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. [37]Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi! [38]Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!   Salmi - Capitolo  Il Signore, mia parte di eredità[1]Miktam. Di Davide.Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.[2]Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore,senza di te non ho alcun bene».[3]Per i santi, che sono sulla terra,uomini nobili, è tutto il mio amore.[4]Si affrettino altri a costruire idoli:io non spanderò le loro libazioni di sanguené pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.[5]Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:nelle tue mani è la mia vita.[6]Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,è magnifica la mia eredità.[7]Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;anche di notte il mio cuore mi istruisce.[8]Io pongo sempre innanzi a me il Signore,sta alla mia destra, non posso vacillare.[9]Di questo gioisce il mio cuore,esulta la mia anima;anche il mio corpo riposa al sicuro,[10]perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro,né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.[11]Mi indicherai il sentiero della vita,gioia piena nella tua presenza,dolcezza senza fine alla tua destra. PREGHIERA INCESSANTE: MI AMI DI AMORE ETERNO.