In cammino verso Te

Stupefacente


In questi giorni mi è capitato di scambiare qualche messaggio sul forum cattolico che seguo che mi ha molto colpito. Una ragazza di famiglia mussulmana convertita al cristianesimo mi ha domandato se il pregare per strada non sia un esibizionismo ecessivo e se non si rischia di cadere nella superbia.Mi ha costretto a ragionare su quello che faccio e su quello che provo e a guardarmi tanto dentro quanto dall'esterno. L'esame di coscenza ha evidenziato che non sento come un merito il pregare per strada perchè pregare per me è una necessità e se lo faccio per strada è perchè non lo posso fare che lì, infatti prima di trovare lavoro, quando avevo tempo per pregare a casa non ci pensavo nemmeno a pregare per strada, al massimo leggevo la Bibbia in autobus o al parco.Dall'esterno credo che il fatto che il rosario lo tenga lungo il fianco e non all'altezza del viso o del petto renda il gesto il meno eclatante possibile, discreto, e non pregando a voce alta non credo di disturbare qualcuno nel farlo. Se qualcuno lo nota non è perchè io abbia fatto qualche gesto perchè ciò avvenisse, anzi.Un altro aspetto che ho potuto esaminare partendo dai quesiti posti è la mia assoluta esigenza di pregare. In altri momenti il timore che fosse diventata un'abitudine sempre più vuota mi aveva colta. Da quel giorno faccio molta più attenzione a me stessa e mi sono accorta di quanto ho bisogno di Dio nella mia giornata e di dialogare con Lui per comprendere me stessa.E' strano quanto una semplice domanda possa costringerti a guardarti dentro e come anche una piccola cosa possa produrre tanto frutto.