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Anno Domini 2013; la discesa continua...


Cosa diranno di noi e del momento in cui viviamo, che so…tra 50, 100 anni? Queste circostanze, più subite che effettivamente vissute, in particolare questo anno, verranno forse ricordate come quelle che avrebbero segnato un probabile punto di svolta, quasi di non ritorno? In fondo e forse giustamente, già qualche insigne pensatore dei nostri italici lidi ha giudicato le dimissioni di Benedetto XVI (mai vista una cosa simile e nemmeno mai pensato che potesse accadere!), l’accozzaglia partitocratica uscita dalle urne 3 giorni fa, la recessione economica ed il grave impoverimento generalizzato che ne consegue, la macchina trituratrice del fisco, il progressivo depauperamento dei nostri beni ambientali, l’imbarbarimento della cultura ed il declino della formazione, come chiari ed inequivocabili segni di una ormai inarrestabile decadenza. Siamo forse alle soglie di un nuovo Medio Evo? E’ sbagliato non credere che riusciremo ad uscire da questa tragica congiuntura nel 2013, come i tanti, moderni imbonitori politicanti  si sono invece affannati ad affermare fino a non più tardi di un paio di mesi addietro? E semmai ciò accadrà, a quando, in effetti, il lieto evento? Oltre l’angolo, oggettivamente, si intravvede ancora e solo buio. Da tempo siamo ormai caduti nel baratro; altro che storie! Anche per lavoro, incontro tante persone ogni giorno. Per testimonianza diretta assicuro che la gente proprio non ce la fa più a campare così. Non c’è rassegnazione; è invece palpabile la disperazione…Qualche notte fa ho fatto un sogno: per strada si aggirava un sacco di gente con il forcone in una mano e la torcia accesa nell’altra…E’ stato solo il prodotto di una cena un po’ pesante, oppure i nuovi giacobini sono già qui, oggi…nel sistema? Ho il lucido presentimento che il futuro si stia avvicinando a grandi ed inarrestabili passi e guai a chi ci capiterà in mezzo…Forse, assisteremo anche a delle fughe eccellenti ed all’abbandono della nave che affonda con “quasi” tutti i passeggeri, ormai priva di ogni valore, perché gli sono stati rubati tutti.