futuroprossimoremoto

...il mio ieri ed il tuo domani


…quella mattina correvamo in autostrada, verso l’università che aveva visto la conclusione dei tuoi studi.Ti aspettava la cerimonia di consegna del diploma e della medaglia, per quel 110 e Lode cercato e meritato. Tanti pensieri mi affollavano la mente e non facevo caso alla musica della radio,fino a quando hanno passato questo brano. E’stato un attimo, solo un attimo ed ho rivisto scorrermidavanti tutta la tua vita, dolce giglio, mia amatissima figlia.Il Sole ti baciava la fronte e l’anima, come tanto tempo fa.Una lacrima silenziosa mi ha rigato il volto; brillava anch’essa, lo sentivo.Non te ne sei accorta; non avresti potuto, con quel tuo sorriso stupendo e quello sguardo luminoso,tanta era la felicità che avevi dentro…     “Io sono te però più vecchioe un passo indietro o un pezzo avantinon si sta insieme mai parecchiocosì che gli anni sono istantisopra le spalle o dietro a uno specchioe un po' di meno lì davantinon fidarti solo di uno specchione di tutti quanti  Non saprò mai cosa si dicea uno che ti somiglia tantoche cresce da una sua radicedove la gioia beve il piantoda quella stessa cicatriceche fa il rimorso sul rimpiantocerca sempre di essere felicee non ti manchi mai l'incantoAlza il capo e dai un occhio all'orizzontefinché un'anima è un brivido di fronteridi a questo cielo che ti può svegliaree gioca finché hai un gridoe un mare da nuotarefinché ritrovi un nidoe un fuoco in mezzo al geloSu questa scena di passaggionoi due senza bagaglio appressoe a un altro si può far coraggioquello che non sai dare a te stessoma qualche volta invia un messaggioper dirmi che non hai più smessonon stancarti mai di questo viaggioguarda che hai promesso tuL'ultimo abbraccio che mi viene in menteche andrà via sempre troppo prestovedi di non sprecare nientese anche puoi avere tutto il restoche non si campa inutilmentequando ogni giorno hai il modo onestoprova a voler bene all'altra genteche non è facile per questoTieni il fiato e vai...un battito più forte finché un'isolaè una speranza in sortespingi questo tempofinché puoi lottaree corri finché hai sete e fede per andaree vola senza rete che ti sorregge il ventoQuando ti ridesta in un soffio stranodi cambiamento il respiro immensodi una tempesta di un sottile affannodi struggimento come un fischioin testa che rischia appena un momentoSalta il muro e vae punta dritto al solefinché hai musicae un pugno di parolevivi questa vita finché puoi suonaree sogna finché hai vocee amore per cantareche ancora non sei crocese hai un cuore e dieci dita”   Claudio Baglioni – testo del suo brano “Dieci dita”