Gesù Vive

Da cosa devo guarire?


 Quando Gesù andò alla vasca di Betesda sapeva di trovare moltissimi malati "Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici" (Giovanni 5:3)  -  Ad uno di questi, malato da 38 anni fa una domanda “strana”: 6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?» - Sembra una domanda illogica: per forza uno che sta male vuole guarire! Ma non è una domanda assurda, anzi ci apre ad un paio di rifelssioni molto importanti: 1) “Nella vita spirituale il problema maggiore degli uomini sta nel fatto che molti non si rendono conto di essere ‘malati’ “Infatti, come puoi avere il perdono dei peccati se non capisci che sei nel peccato?Anche di fronte all’evidenza, spesso, noi non accettiamo certe verità. Sono famosi gli esempi dell’alcolizzato o del drogato che non ammettono mai di esserlo. Accettare di essere nel peccato è il primo passo per la salvezza, perché come abbiamo detto molte volte, lo Spirito di Dio per prima cosa “ci convince di peccato” Ci vuole coraggio ed umiltà per questo passo decisivo. Chiediamolo in preghiera. 2) Non solo mancanza di consapevolezza (quella alla fine si può risolvere), ma addirittura desiderio di restare nel peccato! “Molti non vogliono essere curati. Spesso accade che, almeno per un certo tempo, sono felici nei loro peccati”Mi vengono in mente le affermazioni di molti politici che scoperta palesemente la loro immoralità, invece di nascondersi sotto una mattonella, dichiarano al mondo: “Sono orgoglioso di quanto ho fatto, di come sono e lo rifarei!” Secondo me dobbiamo pregare molto. Non tanto per chi dice così, quanto per quelli ancora più deboli ed inconsistenti che, ingannati dalle parole, approvano e difendono questo modo di essere, ponendosi involontariamente lontani da Dio. Per noi stessi chiediamo ogni sera nella nostre preghiere a Dio di rivelarci il nostro peccato inconsapevole, in modo che possiamo rendercene conto e, per i meriti di Gesù, esserne liberati.