Gesù Vive

Una tazza di te


 
“Guai a colui che contesta il suo creatore,egli, rottame fra i rottami di vasi di terra!L'argilla dirà forse a colui che la forma:«Che fai? »”Isaia 45:9 
 Mi ricordo dell’epoca in cui, prima di essere una tazza, ero una palla d’argilla.Un giorno, il mio Padrone mi prese, e si mise a sbattermi tra le Sue mani, e a modellarmi.Mi stava facendo male e Lo supplicavo di fermarsi, ma Lui mi sorrise dicendo:
“NON ANCORA!”Avevo così male al cuore che credevo che fosse arrivata la mia fine. Ma, per fortuna, la cosa finì!Poi mi ripose su un piatto da vasaio e mi fece girare, girare, girare …Non capivo perché volesse farmi passare per il fuoco. Allora urlai, e Lo supplicai di fermarsi, di tirarmi fuori.Attraverso il finestrino del forno, distinguevo ancora il Suo viso, e Lo vidi sorridere e scuotere il capo, dicendo:
“NON ANCORA!”Poi, d’un tratto, mi prese e si mise a spazzolarmi. Prese un pennello e mi spennellò con ogni tipo di colore maleodorante.I vapori dei colori erano così forti, che pensavo di svenire.Lo implorai di fermarsi, ma con lo stesso sorriso, mi disse di nuovo:
“NON ANCORA!”Fu allora che mi pose in un altro forno, due volte più caldo del primo.Questa volta, stavo soffocando, ne ero certa.In lacrime, Lo supplicai, ma ancora una volta, il Padrone si accontentò di sorridermi e mi disse:
“NON ANCORA!”Infine, la porta del forno si aprì completamente e il Padrone annunciò:
“ORA!”Mi prese tra le mani e mi depose su uno scaffale.Poi, mi tese uno specchio e mi disse:
“Guardati!”Non credevo ai miei occhi e gridai: “Che magnifica tazza!”Allora il Padrone spiegò:
“Vorrei che tu comprendessi questo: sì, Io ti colpivo e ti modellavo, pur sapendo di farti male.Sapevo anche che il piatto del vasaio ti avrebbe provocato le vertigini.Ma se non mi fossi occupato di te in questo modo, tu saresti seccatae saresti rimasta per sempre una semplice palla di argilla.La tua personalità non avrebbe potuto svilupparsi.Sapevo che il primo forno era bollente, ma se non ci fossi passata, ti saresti sbriciolata.Sapevo anche che eri disturbata dalla pittura, ma se ti avessi risparmiata, la tua vita sarebbe rimasta senza colore.E sapevo bene che il secondo forno sarebbe stato per te insopportabile!Ma, vedi, se non ci fossi entrata, tu non saresti stata capace si resistere alle pressioni della vita.La tua forza non sarebbe bastata e tu non saresti sopravvissuta a lungo.Vedi, che mentre tutto ti è sembrato difficile, Io mi stavo prendendo cura di te.Sapevo ciò che saresti diventata.Fin dal primo istante, Io intravedevo già il prodotto finito!”
 “Tuttavia, SIGNORE,tu sei nostro padre;noi siamo l'argillae Tu colui che ci formi;noi siamo tuttiopera delle Tue mani.”(Isaia 64:8)