27 magio 1990, 27 maggio 2007, due date che ricorderò per tutta la vita.27 maggio 1990: Ho tredici anni e la maglia crociata nel cuore. E' mezzogiorno, tra poco più di tre ore il Parma affronterà i nemici di sempre della Reggiana in un derby che vale la serie A. Tiro fuori la sciarpa, quella che mi accompagna sempre, quella comprata ai tempi di Sacchi, anni prima, quando la promozione sembrava ad un passo. Poi c'è stato Zeman, Vitali, ora c'è Scala. Mio padre prende in mano gli abbonamenti per la curva nord e commenta “questi oggi valgono oro”. E' vero, il Tardini che ho sempre visto vuoto oggi sarà gremito. Arrivo allo stadio, in quella curva che ho imparato a sentire come mia. La partita inizia, i minuti scorrono. Marco Osio, il sindaco, manda la palla in rete e noi in paradiso. Melli riceve palla, mancano pochi minuti al termine, scende verso la porta, si libera di un avversario, supera il portiere e insacca. Si toglie la maglia, salta i cartelloni pubblicitari ed esulta sotto una nord in delirio. Nessuno ci crede, sembra un sogno. Al triplice fischio comincia la festa. Qualcuno vorrebbe invadere, l'ordine è di non farlo, c'è il timore di una sconfitta a tavolino, come successo con la Reggina, la gioia è troppo grande ed un gruppetto lo fa comunque. Per i cugini arriva un'altra stagione tra i cadetti, per noi si aprono le porte della massima serie.
27 maggio 1990 -27 maggio 2007: per sempre crociati!
27 magio 1990, 27 maggio 2007, due date che ricorderò per tutta la vita.27 maggio 1990: Ho tredici anni e la maglia crociata nel cuore. E' mezzogiorno, tra poco più di tre ore il Parma affronterà i nemici di sempre della Reggiana in un derby che vale la serie A. Tiro fuori la sciarpa, quella che mi accompagna sempre, quella comprata ai tempi di Sacchi, anni prima, quando la promozione sembrava ad un passo. Poi c'è stato Zeman, Vitali, ora c'è Scala. Mio padre prende in mano gli abbonamenti per la curva nord e commenta “questi oggi valgono oro”. E' vero, il Tardini che ho sempre visto vuoto oggi sarà gremito. Arrivo allo stadio, in quella curva che ho imparato a sentire come mia. La partita inizia, i minuti scorrono. Marco Osio, il sindaco, manda la palla in rete e noi in paradiso. Melli riceve palla, mancano pochi minuti al termine, scende verso la porta, si libera di un avversario, supera il portiere e insacca. Si toglie la maglia, salta i cartelloni pubblicitari ed esulta sotto una nord in delirio. Nessuno ci crede, sembra un sogno. Al triplice fischio comincia la festa. Qualcuno vorrebbe invadere, l'ordine è di non farlo, c'è il timore di una sconfitta a tavolino, come successo con la Reggina, la gioia è troppo grande ed un gruppetto lo fa comunque. Per i cugini arriva un'altra stagione tra i cadetti, per noi si aprono le porte della massima serie.