Villa Desperate

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 Non mi lamenterò più della sclero che mi viene in ufficio tutti i giorni…è moooolto meglio stare alla mia scrivania a litigare con qualsiasi essere umano che passare mezza giornata con la vecchia sbrislamaròòò che solitamente chiama in ufficio 5/6 volte prima delle 10 per sapere se è arrivata sua figlia (la mia padrona) o se fuori fà freddo o che ore sono o per dire che non ha bisogno o per dire che deve comprare assolutamente la pellicola trasparente perché sennò non sa come fare.Dopo aver ricevuto 4 chiamate in 3 numeri diversi dalla mia padron ieri sera alle 21,45 ed essermi assunta l’onere di portare la vecchiaccia ad una visita stamattina ho adempiuto al mio compito….Ha cominciato a lamentarsi ancora prima di salire in macchina….”ufff…ac caald nec incù….!....l’è zà un caaald....!” [come si può ben notare dal dialetto è di origini ferraresi…!]Poi ha cominciato a raccontarmi dello scandalo del fratello del padrone dell’albergo presso il quale era alloggiata per la villeggiatura, che fa il pittore, ha 3 figli, uno sposato con dei figli, una non mi ricordo e una non l’aveva mai vista…quindi quando ha visto la sua donna di 27 anni gli ha chiesto se era sua figlia….e qui ha aperto una parentesi che è durata da Voltana a Lugo (appena 20 km) nella quale ha inserito pure un “te tal è e ‘mbroos…!?!” ….”no!”….”aaasèèè…??? mo t’al avivti..?!?!”…”si, un bel po’ di tempo fà”…”aaaaa……..us né trov un’altar…?”….”sì…..”….”aaaa lasa che vega elora…!” [FA’ DIVERS…!]Poi la discussione si è spostata sul….”dove la metti la macchina??? La Claudia la mette sempre là…ma te dove la metti? La Claudia la mette là…anche ieri l’ha messa là…te adesso volti di qua…e la metti là dove l’ha mette la Claudia….” …NO! La metto di qua che là ‘è il disco orario a 30 minuti…! Poi, dopo averci messo 20 minuti ad attraversare la strada perché il suo ginocchio forze non avrebbe retto allo sforzo di fare 50 metri, siamo arrivate davanti agli ascensori……!“no mò iè aquà!...no quist’aque i ni va brisa ae quert piè! No mo iè rot!” (qualcosa di rotto c’era ma non erano gli ascensori…..!) sfinita per l’attesa allietata dalla vecchia ho desistito e siamo andati ad altri ascensori (“clè mei…!”)Al reparto ci saranno state 60 persone in attesa ma la vecchiarda, anziché seguire il mio consiglio e sedersi zitta in un angolo, strillava e si agitava: “è questo il reparto, devi portarci le carte! Adesso andiamo dentro che ci portiamo le carte! Le hai le carte? Daccele all’infermiera!”Poi ho atteso la bellezza di un’ora e un quarto la fine della visita durante la quale anche l’infermiera stava per prendere la vecchia a randellate nella schiena poi, dopo aver approfittato delle domande che la dottoressa le doveva fare le ha raccontato la storia della sua vita dal 1955 in poi, poi è arrivato il responso e le medicine…Dall’ambulatorio fino ad arrivare a Voltana, (altri 20 Km) la vecchia ha proferito solo le seguenti frasi (ma non sempre nello stesso ordine) almeno [E QUI NON ESAGERO, CREDETEMI] 26 volte:“ooo….queti midgen…!!! Oooo mo s’im tneva detr in se post dmandem a cà…!!!! L’è chi fa schifff….!!! L’è un schiiifffff!!! Ooo….oooo..oooo….ma le carte le hai te? Le hai messe dentro? C’è scritto cosa devo prendere? Oooo..oooo…oooo….!”  il tutto condito dall’assoluta certezza che non è così decrepita come vuol dare d’intendere…Così sentivo salire sempre più forte nelle curve di Lugo e poi in quelle di S.Dorotea e poi in quelle di Ciribella e poi in quelle di Voltana l’impulso di aprire lo sportello e scaraventarla fuori dalla macchina….
Ma sono troppo buona…