VILLA SAN VINCENZO

VILLA SAN VINCENZO - MAIELLA84RAPINO: 0-2


Altra sconfitta per il Villa, questa volta in una partita molto sentita dai tifosi. Sembrano lontanissimi i giorni in cui non si perdeva mai un derby ed invece è solo storia molto recente. Quest'anno, invece, entrambi gli scontri diretti con la Maiella o quello che ne rimane, sono andati persi. Dopo questa sconfitta la zona calda della classifica è vicinissima e vedendo le squadre che seguono il Villa non c'è da stare molto allegri. Il River ha intrapreso una corsa inarrestabile e nessuno sembra in grado di fermarlo, il Montupoli è in serie positiva da molto tempo e perfino il Santos Perano, rafforzatosi a gennaio, ha ripreso a vincere. Il vero obiettivo ora è di non essere risucchiati nella zona play out ed è una meta non proprio semplice da raggiungere.Così come nella partita d'andata, anche ieri, il Villa ha giocato un buon primo tempo contro il Rapino. Una traversa e alcune occasioni veramente clamorose non sfruttate, però, hanno mantenuto il punteggio sullo 0-0. Ancora una volta siamo qui a recriminare sulle occasioni da goal fallite. L'attacco, ancora privo di Tartaglia, non punge e alla fine i risultati si vedono. Il rientro di Canzano ha ridato fiato a tutto il reparto, ha suggeriti, tirato, combattuto ma non è bastato. Gli sopiti nella prima frazione non hanno quasi mai impesierito Savino, ma alla fine non hanno subito goal.Nella ripresa, invece, la maggior concentrazione e pressione ospite, unita al calo dei locali, ha portato all'inevitabile vantaggio. E' stato Perseo a sbloccare il risultato attorno al ventesimo e poi verso la fine Di Pietro con il classico tiro della domenica a fissare il risultato sul definitivo 0-2.Il Rapino ha dimosrato una netta superorità a centrocampo, specie dopo l'uscita di Di Martino che lasciava il solo Di Loreto a fare da diga. Domenica prossima altro incontro difficilissimo sul campo del Villa Scorciosa, già corsaro all'andata. Noi tutti speriamo che ora che la paura dei play-out è diventata forte, si possa creare una scossa nei giocatori. Bisogna adottare la mentalità della squadra che si deve salvare; pochi fronzoli e tanta sostanza accompagnata anche da una giusta dose di cattiveria agonistica. Visto che le motivazioni ambiziose non sono arrivate, speriamo che si manifestino almeno quelle dettate dalla paura della retrocessione.