Viola Arcobaleno

Post N° 269


Se pratichiamo l’arte della respirazione con dovizia, riusciamo afermarci in quell’attimo breve e profondo esistente tra inspirazione edespirazione. È la “piccola morte”. Avventurarsi su questa linea diconfine senza timore, ci facilita la scoperta dei nostri aspetti piùsconosciuti. È la stessa percezione che raggiungiamo al crepuscolo delmattino o dell’alba, ovvero al limitare tra luce e oscurità, tra conscioe inconscio, tra il vissuto e il da vivere. Porci in ascolto di noistessi senza maschere o pre-giudizi in questo breve istante, ci schiudele porte della saggezza e dell’intuito. Non è facile perché possonosbucare fantasmi e scorie sgradevoli: è l’Ombra che cresce con noi e checi presenta senza sconti le sfide che abbiamo da superare nel cammino.Tuttavia se andiamo oltre lo sgomento e sciogliamo la paura con sguardoamorevole e disincantato, il nostro cuore si espande nel calore dellagioia per la pace ritrovata. È proprio lì, in quel passaggio delicato efuori dal tempo e dallo spazio, che possiamo raggiungere la quietedell’anima, unica via per vedere le cose come realmente sono, anchesotto le latitudini prima celate o velate dalla mente. Possiamo, allora,imparare dall’esperienza, prepararci e ispirarci per il prossimopassaggio. Con serenità e compassione.