Viola Arcobaleno

Cara Amica


Dolce creatura, cercavo di scriverti qualche riga per lenire il tuo dolore dopo che ero passata nel blog ma mi si è spento e riacceso il PC. e sono apparse queste righe che ho scritto tempo fa  inframezzate da quella poesia che non so da dove arrivi. Credo quindi che  sia opportuno e giusto che io lo pubblichi perchè è per te. Da mamma a mamma ti abbraccio con le ali e con il cuore. IoleEra un sabato mattina… anche quel giorno il sole era riapparso incurante del macigno che avevo nel cuore.Come faceva a splendere il sole, mi prendeva in giro? Dentro di me c’era il buio totale, un dolore  indicibile che mi spaccava in due. … e il sole picchiava  da spaccare le pietre e il mondo continuava a girare…Tutto a un tratto senza un prima e senza un dopo,  si scatenò l’inferno. Un temporale incredibile: il vento spazzava via i fiori, i vasi e  i cipressi sembravano toccare la ghiaia  come per  farmi capire che erano  partecipi al mio  dolore.In fretta e furia rientrai in casa.Entrai tra quelle mura pregne di dolore e incominciai ad aggirarmi per le stanze. Entrai in quella che era stata di mio figlio, mi affacciai alla finestra … il cielo si squarciò e come per incanto in mezzo a quel grigio funebre apparve il più bell’arcobaleno che avessi mai visto nella mia vita e io capii. Quella era la strada  che mi univa alla mia creatura, quello era il modo per arrivare a lui. Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza, e vivi nella sua luce. Prendi la bontà,   e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore, e fallo conoscere al mondo.  Non ricordo molto di quel giorno ma ricordo la piccola Luna, mi saltò in braccio, mi buttò le braccia al collo  e mi mise un foglio tra le mani. Poi nell’orecchio mi sussurrò:"Mi dispiace tanto, però non devi piangere  perché hai visto??? io ho guardato il cielo e l’ho visto, lui è diventato un angelo.Era grande, grandissimo  come una nuvola e con il pennello  ha dipinto un arcobaleno per te, grande  come una strada, così tu puoi andare da lui tutte le volte che vuoi"Poi prese il foglio che mi aveva dato, era tutto spiegazzato: aveva dipinto una figura con un grandissimo pennello e un arcobaleno che riempiva tutto il foglio.Io allora ho incominciato a camminare sugli arcobaleni.Grazie Luna, grazie piccola creatura . Un giorno forse potrò anche io disegnare un arcobaleno per te.