Viola Arcobaleno

TI DONO UNA FAVOLA


Amici miei, non serve che vi chiami per nome, voi sapete bene che siete tutti nel mio cuore e sentite la mia voce. Non serve nemmeno che vi scriva tante cose perchè mi conoscete capite al di là delle parole. Vi voglio donare questa favola, inizialmente scritta per me poi ho capito che era per il mio pronipotino ma dopo un po' ho pensato che era il dono che avrei voluto fare a tutti voi. Un abbraccio e un sorriso.Iole-ViolaIL DONO DELLE LACRIME  C’era una volta  un piccolo paese in mezzo ad una foresta.  Gli abitanti del piccolo paese avevano avuto una grande disgrazia: avevano perso le lacrime e così non riuscivano più ad esprimere le loro emozioni, la gioia e il dolore. Un vero problema!  I volti delle persone sembravano scolpiti nella roccia.  Un bel giorno un giovane decise allora  di partire per un lungo viaggio intorno al mondo così da raccogliere  quante più lacrime  potesse e donarle ai suoi compaesani.   Viaggiò per monti, mari, paesi  e campagne. Visitò molti luoghi e conobbe molte persone di ogni razza e colore, vecchi e giovani. Ascoltò e ascoltò e ascoltò tutte le loro storie e tutti i loro consigli… e intanto il tempo passava.  Dopo molti anni il giovane oramai diventato un uomo di grande età, dopo aver raccolto lacrime di ogni persona e di ogni dolore e gioia, potè tornare a casa. Il suo vasetto era pieno di lacrime,  Il villaggio in mezzo al bosco era diventato grande ora era proprio una bella cittadina, tutti correvano  e si davano da fare, la gente andava di qua e di là e aveva imparato  a lasciarsi alle spalle la sofferenza e a nascondere la gioia, le emozioni e i sentimenti del cuore.La vita era diventata per loro facile e comoda.  L’uomo ormai vecchio, triste andò ad abitare in una casetta nel bosco, solo con la natura e gli animaletti si sentiva riempito l’anima.  Una  mattina tre uomini con abiti sontuosi bussarono alla sua porta. Erano  carichi di doni preziosi.  Chiese loro dove si stavano recando e questi risposero che stavano seguendo la stella  che li avrebbe portati dal Re.  Il vecchio triste e solo chiese di poter andare anche lui a far visita a quel Re. Forse anche lui aveva qualcosa da donare: il frutto di tutto il suo girovagare, ciò che aveva raccolto in tutta la sua vita.  Partirono tutti e quattro e dopo un lungo camminare di giorni e giorni arrivarono in una città tutta bianca, la attraversarono e con grande sorpresa del vecchio  arrivarono davanti a una piccola stalla mezza diroccata. Dentro vi era un bue, un asino  e nella mangiatoia sopra un cuscino di fieno e un lenzuolino bianco, un piccolo bambino bellissimo. Un po’ discosti dei pastori e degli animali stavano a guardare in adorazione. Ma nessuno era meravigliato tutti stavano a contemplare quel meraviglioso bambino di luce.  I tre grandi saggi deposero ai piedi della mangiatoia, davanti a Gesù, questo era il nome di quella luminosa creatura, i loro scrigni con dentro i doni preziosi.Allora anche il vecchio tolse da sotto gli abiti la piccola bottiglia piena di lacrime. La alzo e i raggi della luna  la accarezzarono, allora  egli la apri e   ne fece cadere il contenuto, goccia dopo goccia così che la luna illuminasse il piccolo con i suoi riflessi.Gesù battè le mani e sorrise. Il vecchio e tutti i presenti, sorpresi, si accorsero che le lacrime non appena toccavano terra si trasformavano in pietre preziose, diamanti, rubini,occhi di tigre, topazi, ametiste,smeraldi e zaffiri… e tutti quei colori formavano dei luccichi che si univano e si mescolavano e poi si alzavano a formare arcobaleni…Tutti le  persone e il vecchio si portarono le mani al volto con grande emozione… e il loro viso era bagnato di lacrime. E stavano piangendo!!!Era accaduto il miracolo che solo l’amore può compiere,Solo l’amore può trasformare le lacrime in gioielli.