La straniera

_Il.Mio.Demonio_


Nitide immagini danzano nell'anima mia.Le sento sfiorarsi,accarezzarsi,ammaliarsi,fondersi,toccarsi,scoparsi,mischiarsi,confondersi,staccarsiDanze selvagge si susseguono sul ritmo di un cuore costretto a tacereIl corpo insinua la lingua in labirinti di piaceri perversi"Cos'è che desideri oggi?" mi chiede il mio demonio perdendo i suoi occhi nei miei cercando di incudermi terroreFisso il suo volto dove le verità taciute sembrano tatuate.Non mi spaventa oggi.Son stata io ad invocarlo di tornare.L'osservo e rido.Misura le distanze che ci separano.Interrogativi nei suoi begl'occhi di re che sa di possedere la schiava più inquieta e ribelle ai suoi piediCammino lenta fino a prostarmi ai suoi volere.Chè è questo il piacere che si prova quando il gelo delle sue mani s'insua nelle mie vertebre e prende a bruciare persino il mediastino anteriore e poi più giù fino allo stomacoL'orgasmo si propaga in gemiti di silenzi pieni di vuotoLo cerco con gli occhi.Tra mani che [s]conosco.Pelle che [non] possiedo."Era questo che cercavi?Aggredirmi con la tua inquietudine?" mi chiede sorpreso,perplessoRido."Tu sai darmi piacere,mio re.Quando le tue mani s'insinuano nella mia bocca e giungon fin all'esofago,sembra di morire.Ma solo quando .strappi. via le radici del mio essere,il piacere implode nel mio corpo."Mi scruta."Palpa" la nudità del mio corpo.Le sue dita scendono fino al bassoventre.Si fermano."E' qui che dovrebbe nascere il piacere " mi dicePunto i miei occhi nei suoi.Afferro la sua mano che costringo a percorrere altri centimetri di pelle."Sbagliato!E' qui..." le rispondo puntando la sua mano alle tempie"...e qui" lasciandola poi scivolare fino allo stomacoMi guarda sbalorditoMi avvicino al suo viso.La mia lingua scorre sulle sue labbra."Sai perchè non sei riuscito mai a possedermi veramente?"Resta in silenzio.Rido ancora"Prova a legarmi i pensieri.Fai della mia ribellione il tuo cibo e sarò la tua serva ubbidiente"[Riaccese il buio spegnendo una candela e andò via]