La straniera

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"Ci sono i fiori di campo,signora!"*Scivolano addosso gli umori della voglia di posseder[Mi]e.Li sento penetrarmi fin nel ventre e impasticciarmi le mani.Decolorarmi la carne e pungere le ossa.Scandisco il tempo con quegli strani segnapassi che si conficcano nel pettoLiù mi diceva sempre che quando masticavo liquirizie ero assorta come in un mondo parallelo.A Liù piaceva guardarmi masticare liquirizie e me ne regalava sacchetti pieni di tutte le forme.Liù mi scriveva poesie.Io le accortacciavo senza leggerle.Liù sorrideva nel vedermelo fare anche se ho sempre pensato che in quel momento le "stracciassi" il cuore.Io non lo so perchè parlo di Liù dopo anni.Ma forse potrei parlare di Sepi.Cucinava i miei cibi preferiti.Ricordava le canzoni che mi piacevano di più.Intuiva ogni pensiero mi passasse per la testa.Assecondava tutti i miei capricciSepi confusa l'amicizia per l'amore.Ferii anche lei.Inutile dirlo.*"Voglio papaveri e girasoli.Anche violette,inutile servetta"*Zò parlava sottovoce.Dipingeva i tramonti.Ascoltava il silenzio.Dormiva in un letto d'organza.A Zò piaceva canticchiare inventando parole.Camminare scalza.Sentire il freddo entrarle nelle ossaIl carillon sulla mensola,quella gialla,intona dolci melodie.Zò rigira il chiavistello ancora e ancora.Da bambina era cosi che si svegliava.Ed oggi è un pò bambina che si senteAssente persino dai suoi pensieri,accende candele solo per poi spegnerle ed esprimere desideri*"E se le portassi tulipani,signora?"*Zò impiglia spesso la pelle in chiodi arruginiti.Vede la carne squarciarsi e il sangue sgorgare come fiumi impetuosi che si riversano nei mariLecca poi le dita sporche di quel sangue perchè è quel sapore ferroso che le piace.-C'è ferro nel sangue.C'è ferro!-*-Perchè continuate a lodarmi come madonna se di vergine non ho nulla?-