Creato da Viola.di.vetro il 09/03/2010

La straniera

...ed il suo dio libertino

 

 

*Le.Tasche.Vuote.Del.Nulla*

Post n°22 pubblicato il 26 Maggio 2010 da Viola.di.vetro
 

Zò banchetta col suo demonio.Gli chiede di consumarle anche le ossa.Lui ride.
[Odioso demonio bastardo]
Zò però sa come tentarlo.Basta paralizzargli gli occhi,infizzarlo ad un palo,danzargli intorno denudandosi
*
Cuore mio,Zò ha smesso di parlar[si]e ed ascoltar[si]e e la notte quando viene a cercarti,lo fa con la consapevolezza e la sicurezza di trovare un porto sicuro fatto di braccia capaci di cullare anche la più fottuta delle inquietudini
Tu le accarezzi sempre i capelli tenendole il capo tra le mani.Le canti antiche ninne nanne che parlan però di orchi che fottono principesse e re che stuprano servette
Zò se ne sta sempre ad ascoltarti in silenzio.Adora sentirti parlare e finita una storia,ti chiede di iniziarne un'altra
*
L'alba stanotte vi ha sorpresi ancora su quell'ultimo gradino sul retro del giardino
Zò ti raccontava di un verde mare che desidera comprarle sogni ed esaudirle desideri
Zò scuote il capo quando le mostri un foglio bianco ancora da scrivere e colorare.
Zò è stanca,persa,perduta
*
_Zò ha fatto del silenzio le sue risposte migliori_
[Tu non lo sai,ma quando Zò diceva di aver riempito una stanza di te,parlava sul serio]

 
 
 

.

Post n°21 pubblicato il 19 Maggio 2010 da Viola.di.vetro
 

"Ci sono i fiori di campo,signora!"
*
Scivolano addosso gli umori della voglia di posseder[Mi]e.Li sento penetrarmi fin nel ventre e impasticciarmi le mani.Decolorarmi la carne e pungere le ossa.
Scandisco il tempo con quegli strani segnapassi che si conficcano nel petto
Liù mi diceva sempre che quando masticavo liquirizie ero assorta come in un mondo parallelo.A Liù piaceva guardarmi masticare liquirizie e me ne regalava sacchetti pieni di tutte le forme.
Liù mi scriveva poesie.Io le accortacciavo senza leggerle.Liù sorrideva nel vedermelo fare anche se ho sempre pensato che in quel momento le "stracciassi" il cuore.
Io non lo so perchè parlo di Liù dopo anni.
Ma forse potrei parlare di Sepi.
Cucinava i miei cibi preferiti.Ricordava le canzoni che mi piacevano di più.Intuiva ogni pensiero mi passasse per la testa.Assecondava tutti i miei capricci
Sepi confusa l'amicizia per l'amore.Ferii anche lei.Inutile dirlo.
*
"Voglio papaveri e girasoli.Anche violette,inutile servetta"
*
Zò parlava sottovoce.Dipingeva i tramonti.Ascoltava il silenzio.Dormiva in un letto d'organza.
A Zò piaceva canticchiare inventando parole.Camminare scalza.Sentire il freddo entrarle nelle ossa
Il carillon sulla mensola,quella gialla,intona dolci melodie.Zò rigira il chiavistello ancora e ancora.
Da bambina era cosi che si svegliava.Ed oggi è un pò bambina che si sente
Assente persino dai suoi pensieri,accende candele solo per poi spegnerle ed esprimere desideri
*
"E se le portassi tulipani,signora?"
*
Zò impiglia spesso la pelle in chiodi arruginiti.Vede la carne squarciarsi e il sangue sgorgare come fiumi impetuosi che si riversano nei mari
Lecca poi le dita sporche di quel sangue perchè è quel sapore ferroso che le piace.
-C'è ferro nel sangue.C'è ferro!-
*
-Perchè continuate a lodarmi come madonna se di vergine non ho nulla?-

 
 
 

.

Post n°20 pubblicato il 13 Maggio 2010 da Viola.di.vetro
 

Il ritratto dell'inquietudine me lo dipinsero sull'anima.La depravazione me la cucirono sulla carne.Le colpe me le marchiarono a fuoco sulla pelle
Ho un cuore folle e denervato che continua a battere perchè ha la capacità di autoeccitarsi.Non c'è ordine nè comando nè pace maker
Scelgo accuratamente i colori e a volte riesco a riprodurre l'infinito
I.N.F.I.N.I.T.O
Eppure a me non piace scriverlo nè contornarlo con linee colorate.Preferisco quell'otto lasciato a dormire cosi come "circa" un'onda sdraiata sulla superficie dell'orizzonte,"ti amo" una sequenza di numeri dalle sembianze di lettere,il "suo nome" l'esultanza di una tribuna
Ho il demonio in bocca e i suoi piedi che scalpitano nello stomaco
Una matassa che mi schianta il cervello
Una catena dai grossi anelli che spinge sul bassoventre
*
_I morti mi alitarono sul collo.Avevano un cosi dolce odore di pace_

 
 
 

*Se.Il.Silenzio.Parla.Tu.Non.Ascoltarlo*

Post n°19 pubblicato il 11 Maggio 2010 da Viola.di.vetro
 

Le sale d'attesa son come obitori.
Ognuno se ne sta avvolto nel proprio silenzio.L'espressione grave dipinta sul viso.Immobile
I rombi sul pavimento si alternato
Il neon al soffitto "canta" ad intermittenza alterna
Le vite son legate a fili elettrici
L'attesa mi snerva.
.
.
.

-Si toglieranno nel giro di qualche giorno- mi sorride
-Questi son qui da almeno dieci- rispondo bruscamente
Non m'importa di creare imbarazzo.Voglio solo esser lasciata in pace
.
.
.
Le ore sembrano distillare lentamente.
Sono assente.Assente persino da me stessa.
Vuoto è il tempo.Lo spazio pieno di cianfrusaglie inutile ed inutilizzate
Le parole si incastrono nell'incomprensione del non saper formulare un discorso [ill]logico e [in]sensato
Cambio le regole dei giochi.Uso aghi cromatografici.Chè i colori sotto lampada sembrano più vivi.
*
Ho un ago infilato nel collo.Sotto agitazione gira come fosse un magnetino e s'avverte corrente fino al cervello
[E' la stanchezza che divora]

 
 
 

Come.Cenere

Post n°18 pubblicato il 09 Maggio 2010 da Viola.di.vetro
 

Ed è sempre un fulmine a ciel sereno ciò che mi fa più male
L'amarezza ha preso a percorrere ogni centimetro del mio corpo,ma ho sorriso,son stata sarcastica,accondiscendente ed ho dato consigli quando quelle parole prendevano a battere forte sull'addome.
Ma d'altronde cos'è che mi aspettavo?
C'è stato un momento in cui ho smesso di respirare.Sembrava una corsa contro il tempo che ti lascia senza fiato.
Stasera avrei voluto piangere.Avrei voluto farlo sul serio
Avrei pianto per il "gran" giorno che si avvicina,per aver mandato via chi volevo che restasse,per ciò che non riesco più ad essere,per la comprensione che non posseggo,per il non saper ascoltare,per il non esser in grado d'esserci,per il mio lasciar scivolare via le cose belle che ho intorno,per il non saper dire un "ti amo"," ti voglio bene", "tengo a te", "resta".
Avrei pianto per il mio cuore che non c'è più perchè a lui avrei potuto raccontare i cambiamenti della mia vita senza sentirmi giudicata.
Avrei pianto per me.Per essermi cucita addosso un personaggio che comincia a starmi stretto
Ma non l'ho fatto.
Sono rientrata con l'anima dormiente.Anestetizzata
Come si cancellano le battute d'arresto?
Non riesco a fermare questo vortice che ha preso ad inghiottirmi senza lasciarmi alcun'appiglio
Poi mi fermo.Quanti progetti dovrò smontare e non ricostruire più
*
Stanotte ho perso la rotta
_Dov'è la strada di casa?_

 
 
 
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