Violentata

E' difficile.


E' sempre difficile iniziare a confessarsi.Lo è farlo da soli, davanti a Dio e tanto più qua.Voglio iniziare dal principio, da quando la mia vita inizio a cambiare, a sfuggirmi di mano.Vengo da lontano, molto lontano, non proprio Russia, ma da una ex reppublica URSS.Avevo 14 anni, stavo crescendo.Tutto in me era cominciato ad esplodere.Non ero più la bimba "lunga e insipida" come tutti mi chiamavano.Il mio corpo stava cambiando,il mio seno aveva appena cominciato a farsi notare sotto le magliette cucite e ricucite a più non posso, e avevo avuto il primo ciclo, poi il secondo, poi.....d'urgenza ricoverata all'ospedale.Dolori fortissimi accompagnati da emorragia ma garantirono un letto traballante, senza coperte all'ospedale di K....Non ricordo molto di ciò che è successo, ma non dimenticherò mai le parole che ho sentito uscire dalla bocca del dottore, mentre io vagavo in un mondo fatto di anestesia e assoppimento"Abbiamo dovuto farlo, non potevamo fare altrimenti!Il tumore si era sviluppato dapertutto."Da lontano giungeva la voce di mia sorella:"Cosa vuol dire abbiamo dovuto farlo?Cosa avete fatto""Abbiamo asportato l'utero,signora"Dopo, buio........