Violentata

Post N° 4


Non poteva dormire in stanza con me. C’erano altre tre persone che non l’avrebbero permesso. Rimase però.Io avevo recuperato le forze e mi alzavo abbastanza bene.Quella notte lo passai tra i corridoi dell’ospedale, con lui.Abbiamo parlato di tutto, della sua vita- aveva 24 anni, ed aveva molte più cose di me da raccontarmi- della mia appena iniziata adolescenza, dei libri che avevamo letto, della situazione del paese..Può sembrare strano, ma chi non ha vissuto quei tempi in quei paesi flagellati dalla follia comunista, non riesce ad immaginare come una ragazza di 14 anni può parlare di politica.Era quasi mattino ma né io e né lui eravamo stanchi,  la notte in bianco non ci pesava affatto.E’ uno dei miei ricordi più belli quella notte.Fui dimessa due giorni dopo.Ci vedevamo spesso, passeggiavamo e parlavamo di tutto. Era bellissimo, era la prima cotta, e credo sia unica in sensazioni e emozioni.Un giorno, mi portò in un appartamento piccolo e abbastanza buio. “E’ la casa di mio fratello”-mi disse.Non mi ero mai trovata prima da sola con un ragazzo in un appartamento, tantomeno in una camera da letto .Era tutto così strano, irreale, colmo di  tensione. Mi sedetti vicino a lui .Ero nervosa, lui era nervoso. Gli tremava la voce, le mani .Mi avvicinò e mi abbracciò. Non feci alcuna resistenza, anzi, mi appoggiai al suo corpo quasi con serenità.Mi prese la testa, e mi diede un bacio sulle labbra. Ho ancora addosso quella sensazione strana, quel sapore insolito, quel profumo sconosciuto di lui. Non so ancora il perché, ma lo respinsi. Mi alzai: “Voglio andare via!”-dissi.Mi guardò , sorrise “Anch’io”-disse.Uscimmo da lì. Sarebbe stata l’ultima volta che lo vedevo.Anni dopo seppi che si era sposato con una mia amica.Intanto la mia vita scorreva…