Violentata

Post N° 9


Non riuscivo a capire, non riuscivo a ragionare….sentivo solo queste mani che si infilavano dappertutto……i due giorni di viaggio, il sonno arretrato, mi avevano tolto la lucidità….Ma non abbastanza! Cominciai a urlare. Cercai di respingerlo, e gli diedi un morso talmente forte sul braccio sinistro che sentì  in bocca il sapore acre del suo sangue. Non capì nemmeno come, ma ricordo che un attimo più tardi, dopo un pugno allo stomaco,  mi trovavo per terra, con i pantaloni strappati e quella bestia su di me…era entrato dentro di me…non capivo cos’era che mi faceva più male, il pugno allo stomaco, la violentissima penetrazione, oppure il senso dello schifo addosso…. Non feci più alcuna resistenza. Non  avevo le forze per farla. Lasciai che abusasse di me…piangendo… perché era successo questo? Perché a me? Dov’era Pol?Oh, ma se solo lui sapesse!Lui si che avrebbe saputo come difendermi. Si dice che i ricordi dolorosi la mente cerca di eliminarli. Sarà vero, ma solo in parte! Magari elimina i dettagli…o forse li ho eliminati io… Dopo questi “dettagli” rimasi sdraiata sul pavimento. Non tentai nemmeno di coprirmi… “Appena Pol lo saprà…”- dissi piangendoLui accese una sigaretta e rideva…io sentivo le lacrime calde rigarmi il viso… “Pol lo sa già!” Non poteva essere! Era la troppa stanchezza che mi faceva avere queste allucinazioni…che mi faceva sentire cose assurde…e così terribili… Mail suono della sua risata- il  più orribile che io abbia mai sentito in vita mia- era così chiaro e vero. “Non è vero, tu menti. Se lui lo sapesse…”“Se tu lo sapessi!”-e rideva“Che cosa?”“Che mi sei costata 2000 dollari”