Violentata

Post N° 22


Lo passammo girando su e giù con la macchina quella notte. E ci baciammo, ci baciammo cosi tanto, che ricordo che il giorno dopo sentivo le labbra un po’ dolenti…ma questo mi rendeva felice, perché mi faceva capire che non era stato solo la mia immaginazione.Tornai sulla strada attorno alle 4 meno un quarto, in temo per andare a casa. Non avevo nemmeno contato i soldi, e dovevo farlo, subito prima che qualcuna delle ragazze mi chiedesse quanto avessi fatto.Mi nascosi dietro una siepe e lo feci…ero diventata un’esperta nel riconoscere le 100.000 lire, le 50.000 (che erano le più frequenti),e  le 10.000Il gruzzoletto si rivelò essere circa un milione di lire….e la cosa mi stupii, molto. Un ragazzo della sua età, che andava in giro con un milione di lire, per di più pronto ad offrirle ad una ragazza di strada , non si incontrava tutti i giorni.Ma io non ci pensai sopra.Durante il tragitto per casa mi misi a canticchiare una canzone, nella mia lingua. Angelica mi chiese qualcosa che io tradussi (ad occhio e croce) “Hai bevuto per caso?”Oh si, avevo bevuto….avevo bevuto sorsi di felicità! Passarono tre giorni, e tre sere, durante le quali vidi pochissimo Edoardo. Una di quelle sere, correndo forte con la macchina, passò davanti noi e ci fece capire che dovevamo scappare, che c’erano ……i carabinieri, con la sirena spiegata, ma che non si sono fermati da noi, ma continuarono dritto, nella direzione dov’era andato prima Edoardo.Poi, una sera, venne da me., con la sua auto questa volta. A Sara avevo già raccontato tutto….e credo che lei lo avesse raccontato a Marsela. Pensavo che l’avrebbe presa male Sara, ma per lei era solo un cliente…perché lei era innamorata di Olti. Certe persone ti stupiscono, sempre. Nonostante il male fatto, lei diceva di amarlo…o forse era la sindrome del cane, che ama il padrone qualunque cosa questi gli faccia.Sali sull’auto, e la prima cosa che lui fece fu quella di baciarmi, li davanti a Sara.Poi, allontanandoci, non mi lasciò mai la mano, me la tenne stretta nella sua.Mi disse di nuovo che mi amava…anche se non ci credevo del tutto, mi piaceva molto quando lo diceva.Poi disse che …mi avrebbe rapito, mi avrebbe tolto dalla strada perché li non era il luogo adatto per una principessa. Io una principessa? Si, la sua principessa.Disse che già quella sera avrebbe voluto portarmi via ma che non gli era possibile, perché doveva organizzare ancora dei particolari della nostra fuga. Perché, una volta scappati, non avremo potuto stare più a Bergamo, ma saremo dovuto andare da qualche altra parte. “Forse Torino, Piacenza…o Roma” –disse. Ero come sopita…tra sogno e realtà. La fuga che avevo tanto desiderato e sognata, era vicina. E il mio salvatore era un bellissimo ragazzo, che diceva di amarmi.Avrei dovuto essere esperta oramai, ma ancora non avevo imparato bene che….non tutto quello che luccica è oro. Piccola nota.Vorrei ringraziarvi tutti, uno ad uno. Siete cosi gentili, affettuosi con me. Ma on mi è possibili, purtroppo. Grazie di passare qui, a tutti!