mamma

ritrovare se stessi


E' una giornata fredda e piovosa, da poco l'aurora ha lasciato il posto all'alba, ho le doglie, da nove mesi  porto in pancia questo peso,mi trovo in questo letto a soffrire non ci voleva proprio, in questo mese così feddo doveva nascere questo bimbo indesiderato e  per giunta poco prima di Natale, per rovinarmi le feste....Avrei potuto godermi , senza tanta fatica il Natale,  insieme con mio figlio Enzo. Speriamo che nasca presto e che non mi faccia soffrire molto.Sento l'odore del caffè è mio marito, lo stronzo non si è stato attento e vedi come mi ritrovo,passerò il Natale a cambiare i pannolini a questo essere, non potrò andare a Messa, non potrò vestirmi elegnte.Lui mio marito vorrà essere accudito, di certo non mi darà una mano, lui uscirà con i suoi amici e io dovrò stare con questo fagotto schifoso, dal letto non vedo neppure la strada. Il nostro appartamento se così si può chiamare, un vano con bagno e angolo cottura si trova nel cortile di un palazzo anonimo, abito nelle vicinanze dell'abitazione di mia madre, una  vedova, il marito mio padre è morto all'età di 25 anni con bronchite a causa del terremoto del 1930 l'anno in cui sono nata perchè per paura aveva dormito per strada, dicono che era molto bello, alto, aveva cli occhi cerulei,molto amato da mia mamma la quale mi diceva che il marito avrebbe desiderato tanto una bambina dopo aver avuto il maschio, mio fratello ma è morto 3 mesi prima che venissi alla luce. Mia madre di nome Carmela, una santa donna dicono, alla morte del marito è ritornata dal padre e con lui lavorava in una macelleria di proprietà malvista dai suoceri i  quali erano contrari al matrimonio con il figlio in quanto mia madre aveva cinque anni di meno .Ho un fratello che adoro io adoro i maschi, ho un figlio di due anni si chiama Enzo. Ecco i dolori si fanno più forti, mia madre ha chiamato la levatrice che subito  ordina di bollirle dei panni, il bambino impegna il collo dell'utero i dolori sono fortissimi sono le sei e quarantacinque ecco che nasce è una bambina,la dovro chiamare come mia suocera, finalmente è nata posso riposarmi, la levatrice e mia madre la lavono la vestono le fasciano le gambe e me la mettono vicina. Ma chi è questa? chi la voleva.... già piange, io ho bisogno di riposo come faccio a farglielo capire uffa.............................