Ira Viola

Post N° 340


Louis-Philippe des Cigales coi due pugni puntati sulle ginocchia, Louis-Philippe des Cigales tutto curvo comincia a respirar male, tutto qui, vale a dire che sta prendendo coscienza della sua respirazione per il semplice fatto che non funziona più troppo bene in questo momento. Louis-Philippe des Cigales non si può dire che ansimi no non si può dire ma soffre in questo momento, da quando ha preso coscienza della difficoltà di respirare, Louise-Philippe des Cigales soffre d'una costrizione dei polmoni, dei muscoli polmonari, dei nervi polmonosi, dei canali polmonici, dei vasi polmoniani, è una specie di soffocamento, ma non un soffocamento che prende dalla gola, dal tubo più alto, è un soffocamento che parte dal basso, che parte anche da tutte e due i lati, è un soffocamento toracico, un accerchiamento del barile respiratorio. E adesso e adesso non sta più bene proprio per niente. Non è un soffocamento che prenda dal collo come se detto collo fosse stretto da due solidi pugni, no, è un soffocamento che sale dalle tenebre del diaframma, che si diffonde partendo dall'inguine, e per di più è un soffocamento triste, un crollo del morale, una crisi di coscienza. E adesso e adesso
non va più bene proprio per niente, perchè è peggio d'uno strangolamento, peggio di un accerchiamento, peggio d'un soffocamento, è un abisso fisiologico, un'incubo anatomico, un'angoscia metafisica, uan rivolta, un lamento, un cuore che batte troppo in fretta, mani che si contraggono, pelle che suda. Louise-Philippe des Cigales è ora un pesce gettato sul fondo di una barca e cha apre la bocca disperatamente perchè si sente morire e perchè sta morendo. Ma Louise-Philippe des Cigales che senza muoversi dalla sua poltrona è sbalzato in un mondo dove gli uomini non riescono a respirare più degli animali acquatici a terra strappati alla loro acqua, Louise-Philippe des Cigales non morrà sebbene si senta morire, non morrà neppure questa volta, respira sempre più forte, e il respiro si ferma, non gli entra più nulla nel petto, si crede che non ci sia più modo di resistere e poi si resiste lo stesso. La grande atmosfera che circonda questo globo dove non più grande di un pidocchio vive Louise-Philippe des Cigales, la grande atmosfera bench'egli spalanchi spasmodicamente il becco con ampiezze crescenti, non arriva a penetrare le profondità di lui, l'uomo non più grande di un pidocchio, c'è un piccolo spazio dov'essa non penetra affatto, un piccolo spazio tutto ramificato simile ad un duplice albero che dice no alla grande atmosfera. SUBURBIO E FUGA_RAYMOND QUENEAU