Capitolo 2Il bloggerIl blogger è il creatore e il curatore di un blog, grazie al quale può comunicare in tempo reale con tutto il popolo online.Secondo il 50% degli intervistati il blogger è semplicemente colui o colei che possiede un blog. Ma è interessante notare come, per molte altre persone, il blogger è un alter ego, un personaggio o più semplicemente una proiezione di se stessi. Un uomo brutto e solo può essere un blogger affascinante e pieno di amici. Un uomo anziano un blogger giovane. Una casalinga frustrata una blogger molto apprezzata. Dunque il blogger potrebbe essere quella parte di noi che nella realtà fatica a emergere per diversi motivi, spesso riconducibili alla sfera culturale, ma che nella realtà virtuale esplode con la complicità dell’anonimato e senza il peso, spesso inadeguato, del corpo, dell’età e della condizione sociale.Una donna sposata con la passione per la poesia non può frequentare altri uomini senza subire i giudizi della collettività bigotta e senza scatenare la gelosia del marito. Quindi, per evitare malintesi e discussioni, evita di conoscere altre persone fino a soffocare nella sterilità della vita quotidiana. Invece, con un computer ed una connessione ad Internet, questa donna può surrogare questo bisogno restando confinata fra le mura domestiche senza scandalizzare i vicini e senza dare preoccupazioni inutili al marito. Grazie alla rete può finalmente discutere dei suoi interessi con un potenziale infinito di poeti.In una società in cui l’alienazione è sempre più forte e le aspettative crescono sempre di più, i blogger riescono ad unirsi e a riscoprirsi grazie alle piccole cose importanti come la condivisione e l’interazione. Il blogger vive nel suo blog come un uomo vive nella sua casa. In un mio viaggio ad Amsterdam rimasi affascinata dalle case dei residenti in cui le finestre sono delle enormi vetrate simili alle vetrine dei nostri negozi. Pietrificata in un’evidente stato di voyeurismo, mi accorsi che quello che vedevo non era un negozio di arredamenti d’interni, ma una casa, con la sua famiglia. Lo stupore che provai fu lo stesso che ebbi quando vidi per la prima volta un blog. In quel momento capii che attraverso i blog potevo affacciarmi nella stanza di chi scriveva. Dal monitor guardavo, come da una finestra, lo scorrere della quotidianità di uno sconosciuto. Come se stesse vivendo la sua vita sul terrazzino condividendola con chiunque avesse voglia di carpirla."Far vedere agli altri, cioè a tutti, il proprio diario – anzi, spesso segnalandolo di proposito- è un po’ come essere nella casa del Grande Fratello. Gli altri ti guardano, ti giudicano, ti votano. E tu devi fare di tutto per sembrare più carina, più interessante, più intelligente, più colta. Insomma, meglio. O magari non è che ti sforzi tanto, perché tu sei davvero così, solo che senza il blog non lo saprebbe nessuno. Saresti uno tra un milione. Invece ecco che diventi unico, speciale, importante. Ho letto sui blog cose bellissime e così personali che non avrei avuto mai modo di vedere altrove, o di sentire a voce. E credo anche che molti tra i blogger non sarebbero così nella realtà. Nella realtà spesso dobbiamo (o vogliamo) indossare una maschera e recitare qualche parte del copione. Nel blog possiamo essere veramente noi stessi" Georgia Spaccapietra Il blog secondo me, in Eloisa Di Rocco(a cura di), Mondo BlogPer altri invece blogger significa gruppo, famiglia. Perché nella blogosfera non si è mai soli, ma c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltare.Ma chi sono i blogger più visitati e conosciuti della rete?Secondo le classifiche dei maggiori motori di ricerca, in Italia, il blogger più cliccato è Beppe Grillo che, apprendiamo da Technorati, è tra i primi dieci blogger più visitati al mondo.Grillo, dal 26 gennaio 2005, sotto licenza Creative Commons, posta quotidianamente spunti di discussione che variano dalla politica alla critica dei media fino a storie di controinformazione, ottenendo un altissimo livello di partecipazione e coinvolgimento dei lettori. Infatti, ogni suo post raggiunge più di mille commenti al giorno. Grillo sfrutta la sua sensibilità e la sua capacità di comunicare per scoprire e condividere notizie critiche e informazioni che, senza il blog, potrebbero venire alla luce soltanto nei suoi spettacoli. Cacciato da tutte le televisioni italiane, è diventato la voce contro l’oscurantismo dei giganti delle comunicazioni. Beppe Grillo è riuscito, con il suo blog, a cambiare la percezione della rete da parte di tantissime persone. Ha fatto sapere alla massa che con il computer e la connessione si può parlare, come al telefono, gratis con Skype, ha fatto conoscere Wikipedia e fatto nascere oltre 200 gruppi con Meet up.Grazie a Beppe Grillo e alla rete, e nello specifico ai blog, la gente viene messa a conoscenza di fatti che altrimenti non avrebbe mai saputo, come la recente campagna promossa da Grillo sull’abbattimento dei costi di ricarica dei cellulari, che solo gli italiani sono costretti a pagare. Grazie alla raccolta di centinaia di migliaia di firme, promossa tramite il blog di Grillo, la Tim propone oggi una nuova tariffa che azzera i costi di ricarica. Il blog di Beppe Grillo possiamo inserirlo nella tipologia dei blog di attualità, così come gli altri due esempi che seguono.Un caso di estrema gravità, quello della morte di un giovane di Ferrara, sarebbe rimasto nell’ombra se la madre di questo ragazzo non avesse deciso di raccontarlo in un blog facendo conoscere questa storia a livello internazionale. Patrizia Moretti, a tre mesi dalla tragedia, sceglie di pubblicare il suo dolore e di chiedere che venga fatta giustizia attraverso un blog, dove racconta la sua verità e lascia intendere come nella morte del figlio Federico vi sia la responsabilità delle forze dell’ordine, in quanto avrebbero fatto ricorso in modo eccessivo all’uso della forza sul giovane fino ad ucciderlo e come abbiano tentato di eludere il fatto con menzogne notevolmente preoccupanti. In pochi giorni il blog diventa di interesse nazionale. I commenti sono centinaia: c’è chi esprime solidarietà alla famiglia e chi si interroga sul ruolo delle forze dell’ordine. Il dibattito risveglia l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica oltre che delle istituzioni. Dal blog alle piazze il passo è breve. Nasce il comitato “Verità per Aldro” con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla morte di Federico, le cui circostanze dal 25 settembre 2005 ad oggi restano ancora oscure. Anche Amnesty international di Londra apre un fascicolo sul caso.Il blog di Patrizia Moretti dimostra come Internet sia partecipazione, non un bombardamento di informazioni ricevute in modo passivo, ma una comunità che agisce e si muove anche nella realtà di tutti i giorni.Un altro modo per fare informazione attraverso i blog è Briciole di Pane di Chiaretta1974 che decide di aprire un blog per far conoscere la piaga dei disturbi alimentari e le possibilità di cura e guarigione da essi. Lo scopo del blog è di mettere in contatto tutti coloro che s’interessano ai disturbi del comportamento alimentare perché ne soffrono o perché conoscono qualcuno che ne soffre, quindi è rivolto anche ad amici e familiari, e dare consigli e indicazioni su come gestire il problema. Ognuno può raccontare la propria storia ed esprimere le proprie opinioni. Il sostegno reciproco ne ha fatto un vero e proprio gruppo terapeutico con l’obiettivo di prevenire attraverso la discussione e la diffusione di informazioni su questa malattia che colpisce sempre più donne, sempre più giovani, e anche uomini. In primo piano nel blog di Chiaretta1974 troviamo diversi link come i forum di discussione, infatti l’autrice del blog prima era moderatrice del forum “Controllare la fame”. Vengono segnalati i libri che affrontano l’anoressia e la bulimia, viene risaltata la famosa quanto formosa attrice americana Kate Winslet che in un intervista si dichiara orgogliosa delle proprie curve, inoltre dei clip animati, doppiati da popolari attrici americane che si prestano a queste importanti campagne contro i disturbi alimentari. Infine troviamo diversi link di associazioni e gruppi di sostegno.In un anno il blog “Briciole di Pane” è diventato un punto di riferimento per centinaia di persone accomunate dallo stesso terribile problema."Non sono un numero.Non permetterò che il mio io sia esprimibile attraverso un numero:non sono le cifre che appaiono sul display della bilancia al mattinonon sono l’etichetta dei pantaloni su cui campeggia la taglia americananon sono il computo delle calorie giornaliere del mio metabolismo basaleNon permetterò che un numero qualsiasi possa arrogarsi il diritto di rappresentarmi.sono un essere complesso, unico, specialesono inesprimibile persino con le parole più alte del più eccelso narratoresono un essere talmente ricco e prezioso da rendere ogni tentativo di definizione vanoBisogna conoscermi, ciascuno di noi è così" dal blog di Chiaretta_1974Il blogger che sceglie di dedicare al suo hobby un blog viene spinto dal bisogno di condividere la sua passione e di creare uno spazio dove raccogliere tutte le notizie e le informazioni sull’argomento. Spesso si tratta di blog collettivi ovvero gestiti da più persone, nel caso del blog tematico, accomunati dallo stesso interesse. Un esempio può essere il blog Mondo Jazz di Pierrde. Il jazz dalla A di Armstrong alla Z di Zorn. Raccoglie notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video. Le categorie in cui si articola il blog sono diverse: il jazz alla radio, il jazz in tv, jazz e cinema, jazz e fotografia, jazz e pittura, ecc… Nei box personalizzabili ci comunica la musica che ascolta in questo periodo, i film che l’hanno emozionato e i libri che ha sul comodino. Infine i consigli su cosa non acquistare. Come blog politico, o meglio del politico, c’è quello del ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro. E’ molto simile al blog di Beppe Grillo, anche se riscuote circa il 10% delle attenzioni rispetto a quello di Grillo, Di Pietro apre il blog per confrontarsi direttamente con i cittadini sul programma delle scorse elezioni e per riportare la politica al ruolo di espressione della volontà e dei bisogni del cittadino. Vi troviamo una biografia del politico e diversi video di apparizioni televisive, link per il tesseramento al partito di cui è presidente, gli appuntamenti della giornata e i comunicati stampa. Come fotoblog possiamo fare l’esempio del blog di Farde in Estonia, sono due giovani studenti in Erasmus in Estonia che hanno scelto il blog per stare più vicino agli amici lontani e per raccogliere tutte le fotografie, scattate con una macchina fotografica digitale, della loro esperienza in Estonia. Le immagini vanno dalle ricchezze monumentali delle città alle feste con gli studenti.Per quanto riguarda i videoblog, possiamo prendere in esempio il blog della demoniaca coppia madre-figlia Vanna Marchi e Stefania Nobile. Costrette dalla magistratura a stare lontane dalla televisione in seguito al famoso caso di truffa scoperto da Striscia la Notizia qualche anno fa, hanno deciso di aprire un blog per raccontare la loro verità perché, dicono, dai media ne esce un quadro distorto della situazione. L’idea è venuta a Stefania Nobile che ai giornalisti ha dichiarato che il blog è nato per “aver restituita la parola”. Ma l’esperienza da videoblogger delle Marchi è durata poco. Come possiamo vedere all’indirizzo che prima era del blog c’è un annuncio in cui si comunica che “Stefania ha deciso di porre definitivamente la parola ‘fine’ all’esperienza del blog. Il blog le ha indubbiamente dato molto, le ha insegnato parecchio… ma il blog era anche impegno, il blog era fatica. A questo si è poi aggiunto l’inizio di una nuova ed importante attività che, sicuramente, non le avrebbe più permesso di seguire costantemente il suo ‘meraviglioso popolo del web’ ”. Nella tipologia di blog vetrina, possiamo fare l’esempio di LibeRA(L’)exspresSione, il blog di Nikò, un giovane studente dell’Accademia di Belle arti di Bologna che ha deciso di aprire un blog per pubblicare i suoi quadri in modo semplice e veloce. Dal blog basta un clic per raggiungere il sito web che raccoglie tutte le opere, ma siccome pubblicare su un sito non è facile come farlo su un blog, Nikò, per essere online senza l’aiuto del webmaster, approda all’esperienza del blog dove, oltre a postare i suoi quadri, si lascia coinvolgere anche dalla scrittura infatti troviamo massime e brevi racconti di delirio quotidiano. Nella barra laterale ci sono link a diversi portali d’arte, ai blog e ai siti di amici, un box aggiornato sulle ultime esposizioni e uno contenente gli ultimi quadri completati.Come esempio di urban blog, è interessante notare l’esperimento di Bullone che raccoglie e diffonde tutte le iniziative che gruppi politicamente affini organizzano a Bologna. Una specie di portale di eventi sociali e solidali, che funga sia da agenda che da archivio storico delle iniziative, per tutti coloro che si chiedono dov’è finita la Bologna politicamente impegnata e attiva.Il blogger, come sappiamo, in genere esprime attraverso il blog il suo bisogno di comunicare e di condividere, ma non è così per tutti i blogger. Ci sono blog che di comunicativo hanno ben poco, perché il blogger non ha interesse nel comunicare ma solo nell’avere uno spazio virtuale a disposizione da usare come contenitore di ricordi, ritagli, e link. Ma aprirsi un blog, come abbiamo visto nel caso della madre di Federico Aldrovandi, cela anche una richiesta di aiuto, solo che a volte l’aiuto non lo si chiede esplicitamente, ma attraverso l’esternazione dell’apice della sofferenza, la morte, il suicidio.Eugenio Ciro Milani apre il suo blog il 18 aprile 2005 e lo intitola Prima di Partire. Questo è un estratto del primo post:"Ecco qui il mio primo post, l’introduzione, il manifesto.Questo è il diario pubblico di un aspirante suicida.Un aspirante suicida: perché ormai le idee le ho chiare, so cosa farò e so quando lo
Post N° 362
Capitolo 2Il bloggerIl blogger è il creatore e il curatore di un blog, grazie al quale può comunicare in tempo reale con tutto il popolo online.Secondo il 50% degli intervistati il blogger è semplicemente colui o colei che possiede un blog. Ma è interessante notare come, per molte altre persone, il blogger è un alter ego, un personaggio o più semplicemente una proiezione di se stessi. Un uomo brutto e solo può essere un blogger affascinante e pieno di amici. Un uomo anziano un blogger giovane. Una casalinga frustrata una blogger molto apprezzata. Dunque il blogger potrebbe essere quella parte di noi che nella realtà fatica a emergere per diversi motivi, spesso riconducibili alla sfera culturale, ma che nella realtà virtuale esplode con la complicità dell’anonimato e senza il peso, spesso inadeguato, del corpo, dell’età e della condizione sociale.Una donna sposata con la passione per la poesia non può frequentare altri uomini senza subire i giudizi della collettività bigotta e senza scatenare la gelosia del marito. Quindi, per evitare malintesi e discussioni, evita di conoscere altre persone fino a soffocare nella sterilità della vita quotidiana. Invece, con un computer ed una connessione ad Internet, questa donna può surrogare questo bisogno restando confinata fra le mura domestiche senza scandalizzare i vicini e senza dare preoccupazioni inutili al marito. Grazie alla rete può finalmente discutere dei suoi interessi con un potenziale infinito di poeti.In una società in cui l’alienazione è sempre più forte e le aspettative crescono sempre di più, i blogger riescono ad unirsi e a riscoprirsi grazie alle piccole cose importanti come la condivisione e l’interazione. Il blogger vive nel suo blog come un uomo vive nella sua casa. In un mio viaggio ad Amsterdam rimasi affascinata dalle case dei residenti in cui le finestre sono delle enormi vetrate simili alle vetrine dei nostri negozi. Pietrificata in un’evidente stato di voyeurismo, mi accorsi che quello che vedevo non era un negozio di arredamenti d’interni, ma una casa, con la sua famiglia. Lo stupore che provai fu lo stesso che ebbi quando vidi per la prima volta un blog. In quel momento capii che attraverso i blog potevo affacciarmi nella stanza di chi scriveva. Dal monitor guardavo, come da una finestra, lo scorrere della quotidianità di uno sconosciuto. Come se stesse vivendo la sua vita sul terrazzino condividendola con chiunque avesse voglia di carpirla."Far vedere agli altri, cioè a tutti, il proprio diario – anzi, spesso segnalandolo di proposito- è un po’ come essere nella casa del Grande Fratello. Gli altri ti guardano, ti giudicano, ti votano. E tu devi fare di tutto per sembrare più carina, più interessante, più intelligente, più colta. Insomma, meglio. O magari non è che ti sforzi tanto, perché tu sei davvero così, solo che senza il blog non lo saprebbe nessuno. Saresti uno tra un milione. Invece ecco che diventi unico, speciale, importante. Ho letto sui blog cose bellissime e così personali che non avrei avuto mai modo di vedere altrove, o di sentire a voce. E credo anche che molti tra i blogger non sarebbero così nella realtà. Nella realtà spesso dobbiamo (o vogliamo) indossare una maschera e recitare qualche parte del copione. Nel blog possiamo essere veramente noi stessi" Georgia Spaccapietra Il blog secondo me, in Eloisa Di Rocco(a cura di), Mondo BlogPer altri invece blogger significa gruppo, famiglia. Perché nella blogosfera non si è mai soli, ma c’è sempre qualcuno pronto ad ascoltare.Ma chi sono i blogger più visitati e conosciuti della rete?Secondo le classifiche dei maggiori motori di ricerca, in Italia, il blogger più cliccato è Beppe Grillo che, apprendiamo da Technorati, è tra i primi dieci blogger più visitati al mondo.Grillo, dal 26 gennaio 2005, sotto licenza Creative Commons, posta quotidianamente spunti di discussione che variano dalla politica alla critica dei media fino a storie di controinformazione, ottenendo un altissimo livello di partecipazione e coinvolgimento dei lettori. Infatti, ogni suo post raggiunge più di mille commenti al giorno. Grillo sfrutta la sua sensibilità e la sua capacità di comunicare per scoprire e condividere notizie critiche e informazioni che, senza il blog, potrebbero venire alla luce soltanto nei suoi spettacoli. Cacciato da tutte le televisioni italiane, è diventato la voce contro l’oscurantismo dei giganti delle comunicazioni. Beppe Grillo è riuscito, con il suo blog, a cambiare la percezione della rete da parte di tantissime persone. Ha fatto sapere alla massa che con il computer e la connessione si può parlare, come al telefono, gratis con Skype, ha fatto conoscere Wikipedia e fatto nascere oltre 200 gruppi con Meet up.Grazie a Beppe Grillo e alla rete, e nello specifico ai blog, la gente viene messa a conoscenza di fatti che altrimenti non avrebbe mai saputo, come la recente campagna promossa da Grillo sull’abbattimento dei costi di ricarica dei cellulari, che solo gli italiani sono costretti a pagare. Grazie alla raccolta di centinaia di migliaia di firme, promossa tramite il blog di Grillo, la Tim propone oggi una nuova tariffa che azzera i costi di ricarica. Il blog di Beppe Grillo possiamo inserirlo nella tipologia dei blog di attualità, così come gli altri due esempi che seguono.Un caso di estrema gravità, quello della morte di un giovane di Ferrara, sarebbe rimasto nell’ombra se la madre di questo ragazzo non avesse deciso di raccontarlo in un blog facendo conoscere questa storia a livello internazionale. Patrizia Moretti, a tre mesi dalla tragedia, sceglie di pubblicare il suo dolore e di chiedere che venga fatta giustizia attraverso un blog, dove racconta la sua verità e lascia intendere come nella morte del figlio Federico vi sia la responsabilità delle forze dell’ordine, in quanto avrebbero fatto ricorso in modo eccessivo all’uso della forza sul giovane fino ad ucciderlo e come abbiano tentato di eludere il fatto con menzogne notevolmente preoccupanti. In pochi giorni il blog diventa di interesse nazionale. I commenti sono centinaia: c’è chi esprime solidarietà alla famiglia e chi si interroga sul ruolo delle forze dell’ordine. Il dibattito risveglia l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica oltre che delle istituzioni. Dal blog alle piazze il passo è breve. Nasce il comitato “Verità per Aldro” con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla morte di Federico, le cui circostanze dal 25 settembre 2005 ad oggi restano ancora oscure. Anche Amnesty international di Londra apre un fascicolo sul caso.Il blog di Patrizia Moretti dimostra come Internet sia partecipazione, non un bombardamento di informazioni ricevute in modo passivo, ma una comunità che agisce e si muove anche nella realtà di tutti i giorni.Un altro modo per fare informazione attraverso i blog è Briciole di Pane di Chiaretta1974 che decide di aprire un blog per far conoscere la piaga dei disturbi alimentari e le possibilità di cura e guarigione da essi. Lo scopo del blog è di mettere in contatto tutti coloro che s’interessano ai disturbi del comportamento alimentare perché ne soffrono o perché conoscono qualcuno che ne soffre, quindi è rivolto anche ad amici e familiari, e dare consigli e indicazioni su come gestire il problema. Ognuno può raccontare la propria storia ed esprimere le proprie opinioni. Il sostegno reciproco ne ha fatto un vero e proprio gruppo terapeutico con l’obiettivo di prevenire attraverso la discussione e la diffusione di informazioni su questa malattia che colpisce sempre più donne, sempre più giovani, e anche uomini. In primo piano nel blog di Chiaretta1974 troviamo diversi link come i forum di discussione, infatti l’autrice del blog prima era moderatrice del forum “Controllare la fame”. Vengono segnalati i libri che affrontano l’anoressia e la bulimia, viene risaltata la famosa quanto formosa attrice americana Kate Winslet che in un intervista si dichiara orgogliosa delle proprie curve, inoltre dei clip animati, doppiati da popolari attrici americane che si prestano a queste importanti campagne contro i disturbi alimentari. Infine troviamo diversi link di associazioni e gruppi di sostegno.In un anno il blog “Briciole di Pane” è diventato un punto di riferimento per centinaia di persone accomunate dallo stesso terribile problema."Non sono un numero.Non permetterò che il mio io sia esprimibile attraverso un numero:non sono le cifre che appaiono sul display della bilancia al mattinonon sono l’etichetta dei pantaloni su cui campeggia la taglia americananon sono il computo delle calorie giornaliere del mio metabolismo basaleNon permetterò che un numero qualsiasi possa arrogarsi il diritto di rappresentarmi.sono un essere complesso, unico, specialesono inesprimibile persino con le parole più alte del più eccelso narratoresono un essere talmente ricco e prezioso da rendere ogni tentativo di definizione vanoBisogna conoscermi, ciascuno di noi è così" dal blog di Chiaretta_1974Il blogger che sceglie di dedicare al suo hobby un blog viene spinto dal bisogno di condividere la sua passione e di creare uno spazio dove raccogliere tutte le notizie e le informazioni sull’argomento. Spesso si tratta di blog collettivi ovvero gestiti da più persone, nel caso del blog tematico, accomunati dallo stesso interesse. Un esempio può essere il blog Mondo Jazz di Pierrde. Il jazz dalla A di Armstrong alla Z di Zorn. Raccoglie notizie, recensioni, personaggi, immagini, suoni e video. Le categorie in cui si articola il blog sono diverse: il jazz alla radio, il jazz in tv, jazz e cinema, jazz e fotografia, jazz e pittura, ecc… Nei box personalizzabili ci comunica la musica che ascolta in questo periodo, i film che l’hanno emozionato e i libri che ha sul comodino. Infine i consigli su cosa non acquistare. Come blog politico, o meglio del politico, c’è quello del ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro. E’ molto simile al blog di Beppe Grillo, anche se riscuote circa il 10% delle attenzioni rispetto a quello di Grillo, Di Pietro apre il blog per confrontarsi direttamente con i cittadini sul programma delle scorse elezioni e per riportare la politica al ruolo di espressione della volontà e dei bisogni del cittadino. Vi troviamo una biografia del politico e diversi video di apparizioni televisive, link per il tesseramento al partito di cui è presidente, gli appuntamenti della giornata e i comunicati stampa. Come fotoblog possiamo fare l’esempio del blog di Farde in Estonia, sono due giovani studenti in Erasmus in Estonia che hanno scelto il blog per stare più vicino agli amici lontani e per raccogliere tutte le fotografie, scattate con una macchina fotografica digitale, della loro esperienza in Estonia. Le immagini vanno dalle ricchezze monumentali delle città alle feste con gli studenti.Per quanto riguarda i videoblog, possiamo prendere in esempio il blog della demoniaca coppia madre-figlia Vanna Marchi e Stefania Nobile. Costrette dalla magistratura a stare lontane dalla televisione in seguito al famoso caso di truffa scoperto da Striscia la Notizia qualche anno fa, hanno deciso di aprire un blog per raccontare la loro verità perché, dicono, dai media ne esce un quadro distorto della situazione. L’idea è venuta a Stefania Nobile che ai giornalisti ha dichiarato che il blog è nato per “aver restituita la parola”. Ma l’esperienza da videoblogger delle Marchi è durata poco. Come possiamo vedere all’indirizzo che prima era del blog c’è un annuncio in cui si comunica che “Stefania ha deciso di porre definitivamente la parola ‘fine’ all’esperienza del blog. Il blog le ha indubbiamente dato molto, le ha insegnato parecchio… ma il blog era anche impegno, il blog era fatica. A questo si è poi aggiunto l’inizio di una nuova ed importante attività che, sicuramente, non le avrebbe più permesso di seguire costantemente il suo ‘meraviglioso popolo del web’ ”. Nella tipologia di blog vetrina, possiamo fare l’esempio di LibeRA(L’)exspresSione, il blog di Nikò, un giovane studente dell’Accademia di Belle arti di Bologna che ha deciso di aprire un blog per pubblicare i suoi quadri in modo semplice e veloce. Dal blog basta un clic per raggiungere il sito web che raccoglie tutte le opere, ma siccome pubblicare su un sito non è facile come farlo su un blog, Nikò, per essere online senza l’aiuto del webmaster, approda all’esperienza del blog dove, oltre a postare i suoi quadri, si lascia coinvolgere anche dalla scrittura infatti troviamo massime e brevi racconti di delirio quotidiano. Nella barra laterale ci sono link a diversi portali d’arte, ai blog e ai siti di amici, un box aggiornato sulle ultime esposizioni e uno contenente gli ultimi quadri completati.Come esempio di urban blog, è interessante notare l’esperimento di Bullone che raccoglie e diffonde tutte le iniziative che gruppi politicamente affini organizzano a Bologna. Una specie di portale di eventi sociali e solidali, che funga sia da agenda che da archivio storico delle iniziative, per tutti coloro che si chiedono dov’è finita la Bologna politicamente impegnata e attiva.Il blogger, come sappiamo, in genere esprime attraverso il blog il suo bisogno di comunicare e di condividere, ma non è così per tutti i blogger. Ci sono blog che di comunicativo hanno ben poco, perché il blogger non ha interesse nel comunicare ma solo nell’avere uno spazio virtuale a disposizione da usare come contenitore di ricordi, ritagli, e link. Ma aprirsi un blog, come abbiamo visto nel caso della madre di Federico Aldrovandi, cela anche una richiesta di aiuto, solo che a volte l’aiuto non lo si chiede esplicitamente, ma attraverso l’esternazione dell’apice della sofferenza, la morte, il suicidio.Eugenio Ciro Milani apre il suo blog il 18 aprile 2005 e lo intitola Prima di Partire. Questo è un estratto del primo post:"Ecco qui il mio primo post, l’introduzione, il manifesto.Questo è il diario pubblico di un aspirante suicida.Un aspirante suicida: perché ormai le idee le ho chiare, so cosa farò e so quando lo