Ira Viola

Post N° 374


Quando ho aperto il blog avevo saputo da pochi giorni del cancro di mia madre. Credo non sia stata una scelta o una decisione cosciente nella sua consequenzialità, ma così è stato. Più ero triste, più scrivevo cose assurde e surreali cercando di far ridere chi mi leggeva. Almeno loro. Nel tempo il mio blog è cambiato. Nei primi mesi non ero consapevole del mio desiderio di esser letta al di là del bisogno di sfogo. Non ho mai scritto nulla di me per molti mesi, e infatti ho cominciato ad aprire altri blog perchè il principale era troppo conosciuto, cominciava a somigliare troppo ad una cerchia reale di amicizie e inimicizie. Insomma, non potevo proprio parlar delle mie emozioni. Che mi considerassero superficiale, non importava. Poi ha cominciato ad importare. Legami forti come catene e altri tanto delicati da minacciare di spezzarsi ad ogni soffio di vento. Quando mia madre se n'è andata ho via via abbandonato i blog secondari, ripreso in mano ciò che ero, senza preoccuparmi di quel che si potesse pensare di me. Ho abbandonato una coerenza formale per ritrovare un equilibrio che mancava, nella sostanza, fin dall'inizio. Scrivo per me, scrivo per gli altri, scrivo perchè mi piace e so di esserne capace, perchè così lascio tutto lì, come sotto la pioggia.postato da erinn78 Ho deciso di aprire un blog per vincere la mia timidezza. Mi si chiede sempre di parlare, parlare, parlare… ma io riesco ad esprimermi soltanto con una penna in mano(in questo caso scrivo qui). Queste pagine sono state create per far conoscere una parte di me, quella che di solito nascondo per paura di essere debole.postato da Morgana197 Io ho aperto il primo blog perchè mia figlia lo stava facendo e mi ha chiesto di fare lo stesso... poi mi sono appassionata... è una specie di valvola di sfogo... se sono triste metto poesie tristi, se sono contenta metto canzoni. La maggior parte delle volte sono cose che trovo gironzolando. A volte metto cose mie. Spesso quando sono triste e faccio dei post che mi rispecchiano tendo poi a scrivere subito altri post come per esorcizzare la tristezza... il mio appuntamento con il mio blog è quotidiano, o quasi. Non riesco a non scrivere, magari per i più saranno sciocchezze, ma per me sono un modo di comunicare... di dire come mi sento... e so per certo che alcuni amici di cui ho perso i contatti, anche per dei litigi banali, vengono a leggermi per sapere come sto.postato da L.u.c.e Ho sempre avuto problemi ad esternare le mie emozioni pur non essendo timida (diciamo riservata), ma avevo una gran voglia di condividere le mie cose e di mostrarmi al meglio. Qui i miei amici e non, possono leggere cosa mi passa nella testa e non mi devo vergognare (se mai mi sia vergognata!) di pregiudizi o noiosi substrati. Nel blog non ci sono età, ceto sociale nè bellezza. Ci sono solo parole. E a me sta bene così. Anche se poi nella realtà sono molto più aperta, ora. Diciamo che virtuale e reale si sono fusi, dando vita ad una persona più aperta. Ho trovato anche un'amica specialissima ed intrecciato rapporti concreti, sia di simpatia che profondi.postato da potterina_magica Il motivo percui ho aperto il blog è stato un misto di sensazioni. Quello che mi ha "legittimato" a farlo era riportare le piccole scoperte dei miei figli Gengino e Parinchio, sono degli alias ovviamente perchè volevamo la privacy… e qui c'è la prima contraddizione: scrivere su una bacheca universale e nascondersi dietro a dei nick. Ritornando a me, penso che la vera molla che mi ha portato a scrivere è una forma di nevrosi dovuta al lavoro di "pompiere"... tante volte nella vita non puoi dire quello che vorresti e quindi ti sfoghi... nel mio caso è uno sfogo personale che potrei registrare in un classico diario di carta ma qua dai la possibilità a chi legge di dire la sua.postato da mapajama Un amico aveva un Blog dedicato ai suoi viaggi; lui mi spinse ad aprire il mio. Più di un anno fa forse… il diario cartaceo quando ci si sposa può essere pericoloso e cosi perchè non un blog? Su di esso scrivo la mia vita reale e quella parallela. E’ l'unico mezzo per raccontare l'altra faccia della medaglia… non solo mamma, moglie e donna ma anche amante... gli amici del blog li ho conosciuti quasi tutti. Non sopporto limitare un rapporto al virtuale... il virtuale è solo un mezzo per conoscere altre persone ed il loro mondo ma poi ci si incontra.postato da tarma2 La molla che mi ha portato ad aprire un blog non è stata la passione per la parola scritta, quanto la necessità di fermare il tempo del vivere quotidiano, per dare respiro e parola alla mia Anima. In seconda battuta è maturata la voglia di confrontarmi e di comunicare con altre persone che come me, trovo disponibili a raccontarsi. In effetti, attraverso il blog si ha la possibilità di parlare di sè, e di condividere pensieri ed emozioni ad un livello più intimo, anche se non si ha un coinvolgimento affettivo reale…( poi con alcuni ti rendi conto che gradualmente nasce anche quello)postato da sophiablu Il blog come diario personale, a rincorrere i pensieri... a volte riesce a farti pensare attraverso il confronto con gli altri, a volte si può cambiare opinione... può servire a guardarsi dentro più profondamente. In questo fantastico mondo virtuale, sebbene la maggior parte della gente faccia esattamente il contrario, io posso abbassare la maschera, per essere esattamente ciò che sono, protetta dall'anonimato che il virtuale mi garantisce. Quando si ha una vita abbastanza pubblica, si deve sempre mostrare una parte di sè che sia all'altezza della situazione, qui... fanculo a tutto... io sono così e le persone a cui piaccio, mi conoscono per quello che realmente sono. Le apparenze, la bella facciata, lasciamola al mondo reale... fatto di obblighi e doveri, al mondo del lavoro, dove spesso devi ingoiare il sale e dire "com'è dolce". Qui è un momento di catarsi, sono io, semplicemente io.postato da LaTaverniera Il web scandito nelle semplici categorie delle emozioni, che tutti conoscono, sognano, ma così rare da vivere, a volte. Protagonista di questo spicchio d'immaginario contemporaneo che a volte fa ritrovare gli sperduti ed altre fa perdere i certi. Mai scritto una parola in vita mia, prima di approdare al blog, una specie di rapinatore del tempo perduto, quindi tempo acquistato, con corredo di fronzoli e silenzi bergmaniani. Empatie trascinanti e crisi mistiche solitarie. Contatti veridici e verificati. Riviviscenza dei ricordi come un gioco inesauribile, almeno finora.postato da IlGrandeSonno