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Post n°9 pubblicato il 11 Dicembre 2006 da nonsaivedermi
Una stazione di provincia..... Il gelo avvolge il mio corpo...aspetto un treno che mi porterà chissà dove....Passeggio nervosamente... il tempo è sempre tiranno....quel vagone così caldo non arriva... le mani cercano il fondo del cappotto...gli occhi, socchiusi per ammorbidire la furia del vento... che non accarezza..., ma infastidisce... cerco di leggere le mie stesse sensazioni... in quei corpi vicino a me. Nulla...sono solo delle figure... nulla più... Ma è il freddo... ad oscurare la mia vista. E' il vento a portare via le immagini di quei corpi, buffi, vicino a me... In un angolo, scorgo una sagoma..... ma non è un corpo.... E' una donna, attende... forse il mio stesso treno... sogna la mia stessa carrozza....calda...e accogliente... Anche lei si muove nervosamente.... Chissà.... forse anche per lei il tempo...è un nemico...... Ma... non ha fretta, perchè i suoi occhi non sono socchiusi... il vento non le crea disturbo... il freddo... non le immobilizza...i pensieri... Lei sorride.... chissà cosa pensa di me?.... Sono una figura buffa?..mi chiedo...rintanato nel cappotto...sempre più freddo...e meno accogliente... Devo parlarle, devo capire perchè lei è così diversa da me....e da quelle figure buffe...e senza volto...che attendono infreddolite....quel treno che non arriva... Mi avvicino....la guardo ma...non riesco a dir nulla... Eppure avevo elaborato nella mia mente una mezza dozzina di domande...di parole. Per sembrarle meno buffo...per far bella figura.... Lei non mi dà il tempo...di tradurre in suoni quelle parole... Non aspetto il treno.... aspettavo te. E tu ....cercavi me... Qui.. in questa stazione...non arrivano più treni da dieci anni.... Quelle sagome buffe e senza volto...sono i tuoi dubbi...le tue paure. E qui non fa freddo.... Non tira vento.... Spalanca gli occhi... sorridi.... ...Oltre che buffo sono anche matto! Spalanco gli occhi...ma quella donna non c'è più... E il cappotto? Il freddo? il vento? Quelle sagome buffe e senza volto?..... Ma chi era quella donna? chi era? .... mi accorgo di essermi svegliato...nella mia casa... nel mio letto.... Sono nervoso... devo sbrigarmi... oddio il lavoro.... il telefono che squilla... il cellulare che vibra.... Sto diventando matto.... Mi muovo nervosamente....come in quella stazione... allungo la mano con un gesto non voluto...alzo il telefono: chi è? chi è? sono io amore mio, stanotte ti ho sognato...e ti ho anche sorriso...ti ho protetto...avevi freddo....tanto freddo. Buona giornata... Però! a volte basta davvero poco... per stare bene. Spesso ciò che cerchiamo è lì... vicino a noi... a portata di mano.....a portata di cuore. |
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