PENSIERI...LIBERI

The Freedom March Tour:COLLABORIAMO PER I DIRITTI UMANI


Cosa è utile fare per impedire il protrarsi oltre di questa mattanza di diritti e di umani.
 Continua il "Gaza Restiamo Umani" Tour,(cliccate sulle date per maggiori info) Bologna:lunedì 2 novembre ore 21 al VAG61 in Via Paolo Fabbri 110 Ferrara: martedì 3 novembre ore 21 in SALA ESTENSE Piazza Municipale Firenze: venerdì 6 novembre ore 19 CINEMA ODEON Cosa è utile fare per impedire il protrarsi oltre di questa mattanza di diritti e di umani? E' UTILE appoggiare e sostenere la campagna BDS movement, Boicottaggio Sanzioni e Disinvestimenti: http://www.bdsmovement.net  http://www.boicottaisraele.it/files/index.php (in italiano) e se non avete ancora preso impegni per fine anno, aggregarsi alla marcia GAZA FREEDOM MARCH: http://www.gazafreedommarch.org/ questo l’appello, da tutto il mondo hanno già risposto in centinaia: Appello Internazionale per la Gaza Freedom March22 ottobre 2009 - U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome (info@peaceandjustice.it - www.peaceandjustice.it )L’assedioisraeliano di Gaza è una flagrante violazione del dirittointernazionale che ha portato alla sofferenza di massa. Gli StatiUniti, l’Unione Europea, e il resto della comunità internazionale sonocomplici. La legge è chiara. La coscienza dell’umanità è scossa. Eppure,l’assedio di Gaza continua. È giunto il momento di agire! Il 31dicembre 2009 concluderemo l’anno marciando al fianco del popolopalestinese di Gaza in una manifestazione nonviolenta per rompere ilblocco illegale. Il nostro scopo in questa marcia è rompere l’assedio di Gaza. Chiediamoche Israele ponga fine al blocco. Chiediamo anche all’Egitto di aprirela frontiera di Gaza a Rafah. I palestinesi devono avere la libertà diviaggiare per motivi di studio, di lavoro, e di cura e anche diricevere visitatori provenienti dall’estero. Essendo noi una coalizione internazionale, non spetta a noi sostenereuna soluzione politica specifica a questo conflitto. Eppure la fiducianella nostra comune umanità ci spinge a chiedere a tutte le parti dirispettare e sostenere il diritto internazionale e i diritti umanifondamentali per porre fine all’occupazione militare israeliana deiterritori palestinesi del 1967 e per perseguire una pace giusta eduratura. La marcia potrà avere successo soltanto se risveglierà la coscienza dell’umanità. Vi invitiamo tutti a unirsi a noi. La Coalizione internazionale per la fine dell’assedio illegale di Gaza ECCO UN CORTOMETRAGGIO illustrato da Yoni Goodman lo stesso animatore del film Valzer con Bashir, PER CAPIRE MEGLIO QUELLO CHE VUOL DIRE "VIVERE" IN QUEL LUOGHI...Gaza Freedom March Dichiarazione di ContestoAmnesty International ha descritto il blocco di Gaza come una “formadi punizione collettiva di tutta la popolazione di Gaza, una flagranteviolazione di obblighi di Israele nel quadro della quarta convenzionedi Ginevra”. Human Rights Watch ha chiamato il blocco una “grave violazione del diritto internazionale”.Il Relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani neiterritori occupati palestinesi, Richard Falk, ha condannato l’assedioisraeliano di Gaza che rappresenta un “crimine contro l’umanità”. L’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter ha detto che la gente di Gaza viene trattata “come animali”,e ha chiesto di “porre fine all’assedio di Gaza” che sta privando “unmilione e mezzo di persone delle necessità della vita”. Uno dei principali esperti a livello mondiale di Gaza, Sara Roydell’Università di Harvard, ha detto che le conseguenze dell’assedio “provocanoinnegabilmente una situazione di sofferenza di massa, che è creata ingran parte da Israele, ma con la complicità attiva della comunitàinternazionale, in particolare gli Stati Uniti e l’Unione Europea”. La legge è chiara. La coscienza dell’umanità è scossa. I palestinesi di Gaza hanno esortato la comunità internazionale ad andare oltre le parole di condanna. Eppure, l’assedio di Gaza continua. La difesa del diritto internazionale L’assedio illegale di Gaza non avviene nel vuoto. È uno dei tanti attiilleciti commessi da Israele nei territori palestinesi occupatimilitarmente nel 1967. Il muro e gli insediamenti sono illegali, secondo la Corte internazionale di giustizia dell’Aia. La demolizione di case e la distruzione indiscriminata delle terre agricole sono illegali. La chiusura e il coprifuoco sono illegali. I blocchi stradali e i checkpoint sono illegali. La detenzione e la tortura sono illegali. L’occupazione stessa è illegale. La verità è che se il diritto internazionale fosse applicato l’occupazione finirebbe. La fine della occupazione militare iniziata nel 1967 è una condizionefondamentale per instaurare una pace giusta e duratura. Per oltre seidecenni, al popolo palestinese sono stati negati il diritto allalibertà, all’ autodeterminazione e all’ uguaglianza. Alle centinaia dimigliaia di palestinesi costretti ad abbandonare le loro case con lacreazione di Israele nel 1947-48 sono ancora negati i dirittiriconosciuti loro dalla risoluzione ONU 194. Fonti d’ispirazione:La Gaza Freedom March trae ispirazione da decenni di anni di resistenzanon violenta palestinese, dalla sollevazione popolare di massa dellaprima Intifada agli abitanti dei villaggi in Cisgiordania cheattualmente resistono al furto di terre attuato con la costruzione dalmuro annessionista di Israele. Trae ispirazione dalla stessa gente di Gaza, che ha formato una catenaumana da Rafah a Erez, ha demolito la barriera di confine che separaGaza dall’Egitto, e ha marciato verso i sei posti di blocco che separala Striscia di Gaza occupata da Israele. La Gaza Freedom March trae ispirazione anche dai volontariinternazionali che hanno difeso gli agricoltori palestinesi durantedurante il periodo raccolta nei campi, dagli equipaggi delle navi chehanno sfidato il blocco di Gaza via mare, e dai conducenti dei convogliche hanno consegnato gli aiuti umanitari a Gaza. Ed è ispirato da Nelson Mandela che ha detto: “Ho camminato nella lungastrada verso la libertà. Ho cercato di non vacillare; ho fatto passifalsi lungo il percorso. Ma ho scoperto che, dopo aver scalato unagrande collina, ci sono ancora molte altre colline da scalare. Non osoindugiare, per il mio lungo cammino non è finita”. Si da ascolto alle parole del Mahatma Gandhi, che chiamò il suomovimento “Satyagraha cioè aggrapparsi alla verità”. Noi ci aggrappiamoalla verità che l’assedio israeliano di Gaza è illegale e disumano. Gandhi ha detto che lo scopo dell’azione nonviolenta è quello di“accelerare” la coscienza dell’umanità. Attraverso la Gaza FreedomMarch, l’umanità non solo deplorerà la brutalità israeliana, mainterverrà per fermarla. La società civile palestinese ha seguito i passi di Gandhi e Mandela.Proprio come i due leader, ha invitato la società civile internazionalea boicottare i prodotti e le istituzioni dei propri oppressori.Associazioni, sindacati e movimenti di massa palestinesi nel 2005 hannolanciato un appello che invita tutte le persone di coscienza asostenere una campagna nonviolenta di boicottaggio, disinvestimento esanzioni fino a quando Israele non rispetterà pienamente i suoiobblighi di diritto internazionale. La Gaza Freedom March trae anche ispirazione dal movimento dei diritti civili negli Stati Uniti. Se Israele svaluta la vita dei palestinesi allora noi internazionalidobbiamo sia interporre i nostri corpi per proteggere i palestinesidalla brutalità israeliana che testimoniare personalmente la disumanitàcon la quale i palestinesi si confrontano ogni giorno. Se Israele sfida il diritto internazionale allora le persone dicoscienza devono inviare corpi civili nonviolenti da tutto il mondo perapplicare la legge della comunità internazionale a Gaza. La Coalizioneinternazionale, per porre fine all’assedio illegale di Gaza, invieràcontingenti provenienti da tutto il mondo a Gaza per ricordarel’anniversario del sanguinoso assalto israeliano durato 22 giorni daldicembre 2008 al gennaio 2009. La Gaza Freedom March non vuole assumere alcuna posizione rispetto allapolitica interna palestinese. Si schiera solo con il dirittointernazionale e il primato dei diritti umani. La marcia è un altro anello nella catena di resistenza nonviolenta e diopposizione al totale disprezzo di Israele nei confronti del dirittointernazionale. I cittadini del mondo sono chiamati a unirsi ai palestinesi il 31 gennaio per rompere l’assedio disumano di Gaza.+ info sulla marcia sul sito di Forum Palestina:http://www.forumpalestina.org/news/2009/Ottobre09/19-10-09InformazioniMarciaInternazionale.htmRestiamo Umani