PENSIERI...LIBERI

Ciao Alda, ciao Pà...


Vorrei ricordare per lei le parole che pronuncio' Moravia ai funerali diPasolini, per una di quelle coincidenze che divertono gli Dei morto esattamente 34 anni fa il 2 novembre 1975, che mi sembrano le piu' appropriate:"Abbiamo perso un poeta, e di poeti veri c'e' n'e' pochissimi nel mondo. Ne nascono 4 o 5 in un secolo. Il poeta dovrebbe essere sacro per il proprio paese"Ho amato molto Alda Merini, per i suoi versi, per la sua storia, per quella follia strisciante che ne ha segnato tutta la vita che non l'ha mai protetta e carezzata  abbastanza.Alda non era di quei poeti che vivono nella loro torre d'avorio, con estatico distacco dalle miserie della vita.Lei nel fango della vita ci si rotolava compiaciuta, era godereccia, sboccata, irriverente, ironica e sagace. E da quel fango riusciva ad estrarre le meravigliose parole emozionionanti che traducevano in poesia la fatica, la gioia, la bellezza e l'orrore del vivere.Per amore di verita' voglio ricordare che se non ci fosse stato Fabio Fazio ad invitarla a "Che tempo che fa" ed a portare a galla l'assoluta poverta' nella quale viveva, i nostri governanti l'avrebbero lasciata morire povera e sola.I suoi versi colmi di passione ed amore per la vita, nonostante abbia ricevuto molto meno di quanto ci ha donato, resteranno per sempre.Ciao Alda...
"Chi ha paura della morte si offenda. La morte è una riviera musicale, il seno curvo della donna amata.Non c'è spazio tra l'uomo e la sua morte. Soltanto il batticuore di un nemico che ride al suo passaggio."Alda Merini …Piange ciò che muta, ancheper farsi migliore. La lucedel futuro non cessa un solo istante  di ferirci: è qui, che bruciain ogni nostro atto quotidiano,angoscia anche nella fiducia che ci dà vita, nell'impeto gobettianoverso questi operai, che muti innalzano,nel rione dell'altro fronte umano,  il loro rosso straccio di speranza.(da Le ceneri di Gramsci, 1956)Pier Paolo Pasolini, Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975