PENSIERI...LIBERI

Democrazia in croce...


Se passa anche il “processo breve”, 19esima legge ad personam per sottrarre comunque Berlusconi Coda di Paglia alla giustizia, si potrebbe dire che tecnicamente il suo governo diventa pur senza volerlo il governo espressione anche della malavita.da Pino NicotriE dunque secondo i calcoli dell’Associazione nazionale dei magistrati la legge che Silvio Berlusconi pretende a tutti i costi che sia approvata in fretta e furia per evitare a se stesso probabili condanne giudiziarie cancellerebbe addirittura il 50% dei processi in corso. Il ministro della Giustizia ha risposto che “i magistrati giocano con le cifre”, e questa di un ministro della Giustizia interna rotta di collisione, al pari del capo dell’intero governo, con la magistratura è un’altra grave anomalia tutta italiana.Ammettiamo però che i magistrati giochino con i numeri, è un fatto che andrebbero al macero tutti i più importanti processi ed istruttorie in corso sugli scandali anche finanziari e le truffe più gravi, dalla Parmalat in giù, per non dire dei processi per omicidi, mafia, estorsione e via elencando. Una volta approvata la legge del “processo breve” si potranno organizzare stragi e truffe complicate, magari tramando dall’estero per rallentare e ventuali indagini, perché sarà impossibile - con questi organici e fondi risicati alla Giustizia - che nel giro di due anni si arrivi a sentenza. Anzi, più grandi saranno i delitti, le rapine e i delitti, più sarà impossibile rispettare la tabella di marcia. Se la si volesse davvero far rispettare, si dovrebbe invece potenziare la magistratura, i tribunali, la polizia giudiziaria,ecc. Nè più e né meno come si dovrebbe fare con la ricerca scientifica e la scuola se le si volessero potenziare anziché liquefare pure loro come si sta efficacemente facendo.Di fatto quindi, quello di Silvio Berlusconi rischia di diventare e di passare alla storia come il Governo della Malavita. Per il semplice motivo che le sue 18 leggi ad personam, cioè per cavare dai guai il Cavaliere, più la 19esima del “processo breve” se passa, sono di fatto espressione non solo dei suoi interessi conflittuali con la Giustizia, ma anche di chi come lui si è macchiato degli stessi reati o è tanto sospettato di esserlo da meritare una istruttoria e se del caso anche un processo. In Italia le leggi NON possono essere retroattive, per il semplice motivo che ogni cittadino ha diritto - in base alla Costituzione - di essere giudicato in base alle leggi vigenti quando ha commesso o si pensa che abbia commesso il reato di cui lo si accusa. La smania di Berlusconi direndere invece comunque retroattiva le legge sul “processo breve”,condizione per salvarsi dai processi in corso, è chiaramente dovuta al volerla fare franca a tutti i costi. E anche a costo di farla fare franca a una enorme massa di criminali e imputati vari, cioè ai protagonisti di quel 50% di processi destinati al macero. Poiché è impossibile che ci siano così tante procure che complottano contro un cittadino della Repubblica italiana, sia pure se si tratta del cittadino Berlusconi Silvio, e poiché è impossibile che la magistratura giochi con i numeri fino al punto di barare grossolanamente, e quindi se non si tratta del 50% poco ci manca, se ne deve dedurre che Berlusconi e i suoi raccontano frottole, calunniano e “ciurlano nel manico” fino a non tirarsi indietro neppure di fronte allo sfascio della Giustizia e della giustizia per mano loro.La Storia ci insegna che è SEMPRE stato così: prima si forma la forza e la ricchezza che conquista il potere, con o senza le armi, e dolo DOPO si fanno le leggi che legittimano quel potere, quella ricchezza e i rapporti sociali di chi il potere se l’è comunque conquistato. E’ la forza e sono i rapporti di forza che creano e determinano il Diritto, quindi le leggi. Prima Cesare invade le Gallie, e poi Roma le governa. Con le sue leggi, si badi bene. Prima il delitto, poi la sua legalizzazione. E se Cesare varca il Rubicone fottendose di ciò che legittimamente gli intima il senato e vince lui, ecco che la legalità cambia. Idem se Cesare viene ucciso, e via di questo passo.Ripeto: prima si forma la forza e la ricchezza che conquista il potere, con o senza le armi, e dolo DOPO si fanno le leggi che legittimano quel potere, quella ricchezza e i rapporti sociali di chi il potere se l’è comunque conquistato.  E’ stato così per la Chiesa, per Roma, per Napoleone, per la Rivoluzione Francese, per i Savoia e l’unità d’Italia, per il colonialismo della Francia, Inghilterra, Spagna, ecc.., per lo schiavismo degli Usa e del Sud Africa, e via elencando. Può essere quindi così anche per l’Italia di Berlusconi, che purtroppo è l’Italia di noi oggi. E probabilmente di domani. Lo Strapaese dove la malavita e il crimine organizzato possono anchegodere di leggi che legittimano il loro operato, specie quello pregresso, per il semplice motivo che hanno accumulato tale e tanta ricchezza e la forza conseguente da poter essere di fatto un potere come gli altri: illegale, ma reale. Più reale dei diritti legali di tanti, troppi poveracci...W l'Ittaglia!!