...e via discorrendo

Ricordi


Mio padre compra il quotidiano IL Mattino tutti i giorni, da sempre. Almeno da quando me lo ricordo, sin da bambino. Ad ora di pranzo tornava a casa col giornale arrotolato sotto al braccio ed il baffetto sornione. Nonna Maria gli apriva la porta e lo salutava col suo "Don Luigi". Dopo pranzo se ne tornava al suo negozio di parrucchiere, a cinquecento metri da casa. Io invece finivo a fare i compiti ed a guardar fuori dai vetri col naso all'insù. Mia nonna Maria rimetteva a posto la cucina e poi, con la copia del quotidiano sotto al braccio, se ne andava nella camera accanto. Ogni tanto sorrideva, dietro alle lenti spesse dei suoi occhiali. Le sue letture preferite erano le rubriche di Pazzaglia.I tempi cambiano, ci superano quasi. La comicità di Pazzaglia, la sua ironia, il suo modo elegante e simpatico di dire e raccontare era unico. Sono daccordo con Arbore, era il re dell'ironia. Non vedo in giro gente alla pazzaglia. Mia nonna non c'è più, ne serbo un grande ricordo, e le letture di pazzaglia fanno parte di quei momenti felici che la vita mi ha donato.