...e via discorrendo

Dreams


Non c'era un motivo valido, una insolente predeterminazione, innocente evasione o becera premeditazione. Il caso, ebbene sģ. Fu solo una fortuita banale volontą del fato a far incontrare la luna ed il sole mentre le stelle ed il mare ancora si crogiolavano beati nelle rispettive dimore. Fu un attimo. Un istante prima la luce del sole accecava e scaldava, un attimo dopo il pallore tenue e delicato della luna avvolse come un abbraccio materno ogni superficie. Fu allora e solo allora che il sole capģ, non un istante prima nč quello immediatamente successivo. In un unico ed interminabile milionesimo di secondo avvenne il miracolo, la fusione, la folgorazione. Le stelle non notarono l'increspatura della loro aurea nč il mare s'accorse dei riflessi argentei e dorati delle sue onde infrante contro le scogliere. Il mondo continuņ a rincorrere falsi miti e facili guadagni. Venne sera, una calda sera di primavera, se questa puņ ancora dirsi primavera.