...e via discorrendo

Poca roba, davvero!


La febbre era alta, la fronte scottava come la fiamma eterna.Quando la temperatura supera i quaranta gradi si vede e si sente di tutto.Da bambino ricordo di aver sofferto di mononucleosi, la malattia del soldato!Si trasmette con il passaggio di saliva, accade spesso nelle scuole quando i bimbi si scambiano il bicchiere. E' detta del soldato perchè secondo qualcuno i soldati baciavano spesso e donne diverse. Nemmeno da soldato ero fortunato!Per un mese ho vissuto in ospedale con la febbre che oscillava tra i 38 ed i 41 gradi.Una notte ricordo di aver delirato, di aver parlato come sotto effetto di droghe, come in trance! Sognavo, e parlavo. Ricordo che passeggiavo e mi imbattevo in una figura scura, sinistra. Non avevo alcuna sensazione. Non provavo stupore, non avevo paura nè freddo, non provavo timore. Mi sembrava una cosa normale trovarmi a parlare con la dama col cappuccio in testa ed una lunga lama. Mi tese una mano e con voce dolce e cortese mi invitò a seguirla. - Dove mi porti? Le dissi spavaldo come solo l'incoscenza di un bambino può permettere.- Vieni con me, giocherai tutto il tempo e sarai felice.- Ma mamma, mamma mi aspetta, non posso venire.Mia mamma intanto mi stava coprendo di alcool etilico, mi cambiava bende bagnate sulla fronte e sui polsi e non smetteva di parlarmi un momento. Allungai la mano verso la donna scura e, udendo la voce di mia madre che mi invocava, la ritirai repentina e le dissi: - Va via, non voglio venire con te.- Mi guardò, sorridente, mi disse: torna a casa, non è ancora arrivato il tuo momento.Mi svegliai in un mare di sudore immerso negli occhi castani della donna che con dolore mi ha concepito. Le dissi con un filo di voce che una donna voleva portarmi con se, che voleva farmi giocare e lei mi pose un palmo sulle labbra per far tacere le tenebre che cercavano di avvolgermi.Avevo solo cinque anni, sembra ieri.