...e via discorrendo

Domenica


La foschia mangia le sfumature, l'umidità interseca la mia voglia di esplorare e la taglia a metà lasciando cadere un moncone di desiderio ai miei piedi. La ruvida bramosia di te mi tiene sveglio ma non posso mangiare quella lurida mela, non porgermi il frutto del peccato, sarebbe tutto sprecato. Sollevo un braccio lungo il fianco finchè arrivo all'altezza dell'orecchio, chiudo gli occhi e sono lì, ad un passo dal mondo, freddo e distante. Raccolgo i pensieri in una piccola scatola che pongo in una più grande, e continuo per sette volte come in una matrioska cerebrale. Da lì usciranno solo il sette di settembre, ogni anno per i prossimi sette anni. Vi ritorneranno dopo sette ore, sette lunghissime ore nelle quali vagheranno pel monno alla ricerca della visione, del flashback d'una delusione, al rigurgito d'una starnutita passione, ita.foto: from web